Momenti di forte tensione nel pomeriggio del 29 agosto al Quarticciolo che, anche dopo i due recenti episodi di violenza sessuale, si conferma sempre più una polveriera pronta a esplodere in qualsiasi momento. In particolare una troupe Mediaset è stata inseguita, bloccata e aggredita mentre stava realizzando un servizio in merito agli stupri avvenuti nei giorni precedenti tra il parco di Tor Tre Teste e il quartiere stesso, due giorni dopo.
Secondo quanto ricostruito, i fatti si sono verificati intorno alle 15:00 su via Ostuni. Dopo aver effettuato delle riprese nel parco dove è stata violentata una donna di 60 anni, i giornalisti avevano deciso di spostarsi al Quarticciolo. È in questa zona che il muratore gambiano – già accusato della prima violenza – avrebbe commesso un secondo stupro. Qui, nella nota piazza di spaccio, anche ammesso di essersi rifornito di crack.
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La troupe televisiva, a bordo di un’auto, stava viaggiando su via Ostuni quando è stata improvvisamente bloccata da un’altra vettura con quattro persone a bordo. Secondo quanto riferito, due uomini sono scesi e hanno immobilizzato i tecnici, mentre un terzo ha aggredito la giornalista, cercando di strapparle il cellulare con cui stava effettuando delle riprese, minacciandola. Con difficoltà la troupe è riuscita a raggiungere via Palmiro Togliatti dove ha trovato aiuto in una pattuglia delle forze dell’ordine.
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L’intervento tempestivo della polizia ha portato all’arresto di due dei quattro aggressori: un cittadino marocchino di 23 anni e un tunisino di 24: sono accusati di tentata rapina per i tentativi di sottrarre il cellulare alla donna. Le minacce contro la cronista, l’inseguimento e la presenza di materiale (telecamere e non solo, ndr), rendono però evidente come l’obiettivo
Gli altri due complici sono riusciti a fuggire e sono attualmente attivamente ricercati dalle forze dell’ordine.