Ferrari soffre in Olanda. Una pista che non si addice alle caratteristiche della SF-25, che non riesce a funzionare come dovrebbe. È un po’ questo il riassunto del fine settimana olandese del Cavallino Rampante. Oggi, sulla distanza dei 300 chilometri, le cose non sono cambiate poi così tanto: Hamilton va a muro, mentre il monegasco si ritira nell’ultimo terzo di gara dopo il contatto con Antonelli. Weekend da dimenticare…

Charles recupera una posizione in partenza

Fin dai primi giri la strategia si intreccia con le previsioni meteo: attorno all’undicesimo passaggio è attesa pioggia. Entrambe le Ferrari prendono il via con gomme medie. La partenza è positiva per i due piloti del Cavallino, ma è Leclerc a distinguersi infilando Russell all’interno di curva 4 prendendosi la quinta posizione.

Hamilton, invece, resta settimo, penalizzato dalla difficoltà nel portare subito le gomme in temperatura. La numero 16 prova a restare nella scia della Racing Bulls di Hadjar. In questo senso l’obiettivo è chiaro: tentare il sorpasso sul pilota franco-algerino. Dal muretto Bozzi cerca di raffreddare l’entusiasmo del monegasco, che appare particolarmente aggressivo e potrebbe pregiudicare il tutto.

Intanto la pioggia viene segnalata su entrambe le radio: secondo Meteo France dovrebbe arrivare entro cinque giri. La corsa, per la Rossa, entra rapidamente in una fase di attesa, sfruttando il trenino DRS e monitorando il cielo. Guardando al volante di Leclerc non emergono correzioni particolari. Una guida piuttosto pulita scevra da tutta quella instabilità di marcia osservata sul giro secco.

Grazie al passo più lento rispetto alla qualifica, il sottosterzo è ridotto, permettendo al monegasco di disegnare meglio le traiettorie di curva 9 e 10. Più complicata la situazione di Hamilton, alle prese con un certo overheating al posteriore; Adami lo guida via radio con indicazioni piuttosto mirate, come sull’uscita di curva 3, ad esempio. Al dodicesimo giro la situazione resta invariata.

Hamilton si ritrita: ingenuità dell’inglese

Charles comunica via radio le difficoltà nel superare Hadjar. La VCARB02 si dimostra estremamente veloce, rendendo inutile anche l’aiuto del DRS. Nel frattempo Lewis cerca di non perdere contatto da Russell. Tre giri più tardi, sulla monoposto numero 16 le temperature motore diventano critiche: il box ordina lift and coast di 50 metri. Un “ordine” reiterato anche nei minuti successivi.

Un leggero scroscio di pioggia arriva davvero, limitato al terzo settore, senza però alterare più di tanto le condizioni di pista. Superato il primo terzo di gara, in Ferrari si valuta la possibilità di fermarsi ai box, ma le gomme offrono ancora una buona prestazione. Le posizioni non cambiano: Leclerc quinto, Hamilton settimo, con Russell in mezzo ai due.

Il sette volte campione del mondo si apre in radio: secondo lui l’unico modo per passare è tentare l’undercut. Il box prende nota, ma nemmeno il tempo di elaborare la strategia ed ecco che l’inglese commette un errore clamoroso finendo contro le barriere del banking di curva 4. Una sbavatura pesantissima che mette fine alla sua gara. La direzione manda in pista la Safety Car, ma Leclerc aveva già imboccato la corsia box.

La conseguenza è pesante: gli avversari effettuano la sosta in regime di neutralizzazione, mentre il monegasco perde la posizione su Russell. Le nuove gomme montate sono Hard. Alla ripartenza, dopo cinque tornate, la Mercedes numero 63 mette pressione e Leclerc prova a sfruttare la scia per tornare davanti. Una breve parentesi con la Virtual Safety Car aggiunge tensione, prima del secondo colpo di scena.

Leclerc inventa su Russell un sorpasso d’altri tempi

Alla chicane Leclerc attacca Russell con il DRS e arriva lungo: per completare la manovra deve mettere metà monoposto sulla sabbia e nel corpo a copro arriva il contatto con la W16. Russell protesta via radio, mentre il ferrarista sostiene come il britannico non abbia lasciato spazio a sufficienza. La manovra gli consente di guadagnare la posizione e di portarsi rapidamente negli scarichi della Racing Bulls di Hadjar.

La direzione gara apre un’investigazione sull’episodio, mentre il box Ferrari frena l’irruenza di Charles. Stare troppo vicino alla vettura di Faenza rischia di compromettere gomme e temperature, e con la corsa ancora lunga conviene attendere. Al giro 44 gli steward comunicano che l’episodio tra Leclerc e Russell verrà analizzato soltanto al termine della competizione. Vedremo che succederà.

In quel frangente Bozzi suggerisce al monegasco alcune regolazioni utili per massimizzare il comportamento della SF-25: dal differenziale in fase centrale di curva, utile a migliorare la rotazione, fino a indicazioni di guida mirate a preservare le mescole. Sebbene il passo di Hadjar sembri inferiore a quello della Ferrari numero 16, la gestione delle coperture rende di fatto impossibile tentare un sorpasso immediato.

Anche Leclerc si ritira

A venti giri dalla bandiera a scacchi, Bozzi interviene via radio parlando di strategia, per poi invitare Leclerc a valutare l’opzione del Plan C, vista la condizione non più ottimale delle sue gomme. Poco dopo il monegasco prende la palla a balzo e rientra ai box per montare le Soft, scelta motivata dalla necessità di rispondere alla sosta di Antonelli. Rientrato in pista, l’italiano arriva velocissimo in curva 4 e il contatto tra i due diventa inevitabile.

L’impatto porta Charles al testacoda nel banking e la sua gara termina lì, con un ritiro amaro. Un nuovo fine settimana difficile che si aggiunge a un weekend già complicato per la Scuderia. Ferrari lascia Zandvoort a mani vuote, senza punti e con diverse questioni da analizzare, in attesa di Monza, il prossimo appuntamento e probabilmente il più significativo della stagione per il Cavallino.

 

GP Olanda 2025, classifica finale 

  • Oscar Piastri (McLaren)
  • Max Verstappen (Red Bull)
  • Isack Hadjar (Racing Bulls)
  • George Russell (Mercedes)
  • Alexander Albon (Williams)
  • Oliver Bearman (Haas)
  • Lance Stroll (Aston Martin)
  • Fernando Alosno (Aston Martin)
  • Yuki Tsunoda (Red Bull)
  • Esteban Ocon (Haas)