Dopo diverse giornate in cui era rimasto a metà del guado, Tom Pidcock ha tirato fuori una gran prestazione. L’inglese ha chiuso al secondo posto la nona tappa della Vuelta a España 2025 e prima di lui si è presentato all’arrivo solo Jonas Vingegaard, nientemeno. Il portacolori della Q36.5 è stato inoltre l’unico in grado di tenere il ritmo fatto da João Almeida, scatenato nel tentativo di andare a riprendere il battistrada. Nel percorso che Pidcock sta affrontando nel tentativo di diventare un uomo da classifiche generale di grandi corse, questa giornata può rappresentare un momento importante.
“Certo, avremmo voluto provare a vincere la tappa, ma Vingegaard è Vingegaard – le parole di Pidcock nell’immediato dopotappa – Non puoi pensare di staccarlo facilmente. Poi, ho pensato che quella di Almeida fosse la ruota migliore da prendere e anche che avremmo pure potuto rientrare”. Alla fine, non è successo, ma l’inglese ha di che consolarsi, considerando anche che ora si trova al quarto posto della generale.
Com’è nel suo stile, Pidcock è molto diretto nei suoi racconti: “Quando eravamo rimasti all’inseguimento di Vingegaard, Almeida mi diceva di tirare fuori le palle… Ma se lui andasse un po’ più piano, io riuscirei a dargli i cambi. Devo fargli i miei complimenti, non riuscivo proprio a passare. Lui mi urlava contro, soprattutto durante la parte più pianeggiante. Poi, nell’ultimo chilometro, quando ha accelerato ancora, è stato impressionante. Sono riuscito a malapena a superarlo all’arrivo”.
Si può quindi credere un po’ di più in un Pidcock da classifica: “Penso che sia difficile in questo momento capire quali siano le mie potenzialità – il pensiero dell’inglese – A volte sono prudente, ma la prova di oggi mi dà fiducia, pensando alle tappe più dure che sono in arrivo. Ma c’è ancora tanta strada da fare, non voglio arrivare a tirare nessuna conclusione”.