I due portieri grandi protagonisti di un match combattuto: il granata vola su Piccoli e Dodò, il viola si supera su Casadei e Simeone. Punto che smuove la classifica di entrambe
dal nostro inviato Simone Battaggia
31 agosto 2025 (modifica alle 20:33) – TORINO
Un punto a testa. Torino e Fiorentina si dividono la posta: i granata si rinfrancano dopo la nottataccia di San Siro trovando riferimenti in difesa, qualche buona occasione davanti ma soprattutto l’atteggiamento in campo che era mancato contro l’Inter; i viola proseguono il loro percorso di costruzione sotto la guida di Pioli, sprecano un paio di buone occasioni ma confermano di avere idee e risorse per il futuro. Risultato alla fine giusto.
LE SCELTE—
Baroni piazza in mezzo alla difesa Guillermo Maripan, in panchina contro il Modena in Coppa Italia e a San Siro con l’Inter; a centrocampo debutta Kristjan Asllani, schierato play, e a suo fianco con Casadei inizia Ivan Ilic, pure lui al debutto stagionale dal primo minuto; in attacco Giovanni Simeone vince la staffetta con Adams, con Ngonge a destra e Vlasic confermato a sinistra. Stefano Pioli manda subito in campo Roberto Piccoli, appena arrivato dal Cagliari; costruisce così un 3-4-1-2, con Gudmundsson trequartista alle spalle dello stesso Piccoli e di Moise Kean, mentre in fase difensiva è Dodò a scalare e trasformare la linea arretrata a 4.
PRIMO TEMPO—
Una fiammata granata in avvio: all’8’ una spizzata di Casadei apre spazi in avanti, gran giocata di prima Vlasic-Simeone e ancora Casadei che si fa respingere da un grande De Gea. La Fiorentina tiene il ritmo basso, Ranieri prima e Pongracic poi cercano spazi con i lanci da dietro ma Piccoli e Kean non trovano spazi. Al 22’ il centravanti azzurro prova in acrobazia su cross da destra, ma colpisce male, e due minuti più tardi non ha fortuna da lontano; quando al 33’ Moise ci riprova da fuori area, Gudmundsson si lamenta per non essere stato servito. L’impressione è che i viola stiano crescendo e al 35’ c’è l’azione più bella degli uomini di Pioli, con Sohm che manda Piccoli davanti alla porta, ma è bravissimo Israel a neutralizzare il tiro. Comuzzo al 38’ tira da fuori ma il pallone è fuori di poco. Il finale è granata: al 39’ il rasoterra di Ngonge dalla sinistra viene fermato senza problemi da De Gea, che poco dopo ferma anche il tiro da fuori di Casadei; al 41’ il portiere viola deve compiere una prodezza per mandare alto il tiro di Simeone, liberato in area da un prezioso assist di Ilic.
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SECONDO TEMPO—
Dopo l’intervallo Pioli fa due mosse, inserendo Kouadio per Comuzzo e Fagioli per Sohm. L’impatto si evidenzia presto, perché Fagioli alza il baricentro dei viola portando lanci e geometrie mentre Kouadio aumenta il tasso di fisicità e aggressività in mezzo al campo. La partita resta piacevole come nel finale del primo tempo, al 6’ prima Ilic e poi Simeone vedono stoppate le loro conclusioni dal traffico in area, all’8’ è Israel a smanacciare una palla messa nell’area piccola di testa da Dodò. Al 12’ Kean finisce a terra in area su contatto con Ilic, ma Abisso lascia correre. Ranieri al 15’ ci prova al volo dall’angolo destro dell’area, ma la conclusione è troppo stretta. Quando manca mezz’ora Baroni mette Adams per Simeone: lo scozzese si muove molto, il Torino aumenta il volume di gioco. Lo scozzese arriva con un attimo di ritardo su un cross di Biraghi dalla sinistra. Al 27’ grande occasione per la Fiorentina: altra gran palla dentro di Fagioli, da destra Gosens di testa supera Israel, Kean la toglie letteralmente dalla porta. L’errore dell’attaccante è evidente, ma viene emendato da Abisso che fischia un tagliafuori di Ranieri su Biraghi e di fatto annulla l’azione. Al 29’ ancora Toro, con Maripan che manda a lato di testa. Baroni fa entrare Gineitis per Ilic e Lazaro a sinistra per Biraghi e poco dopo entrano Tameze per Asllani e Aboukhlal per Ngonge, mentre Pioli nel finale dà una chance a Fazzini, che entra al posto di un Gudmundsson poco ispirato. I granata alzano il baricentro nel finale, ma la Fiorentina resta pericolosa con i suoi uomini più veloci: Dodò sfida Lazaro a destra e lo costringe al giallo: punizione dal limite, ma la difesa del Toro respinge il pallone messo in mezzo da Fagioli. Al 43’ Gineitis non si capisce con Lazaro e così vede sfumare una palla interessante in area, che forse poteva essere anche indirizzata verso la porta; Adams mette un pallone velenoso sul secondo palo, con Dodò che si immola per mandare in angolo sull’accorrente Vlasic. Nei 4’ di recupero non succede nulla, si chiude sul pari.
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