Christopher Nkunku è il rinforzo del Milan in attacco. Alto 177 cm, non è una prima punta, ma un jolly offensivo che Allegri, come ha detto lui stesso, dovrà capire come impiegare. La direzione è quella della difesa a tre, può esserci un attacco a due con Leao, Pulisic e Nkunku per due posti. Altrimenti un 3-4-3 (o ritorno al 4-3-3), specialmente se arriverà un’altra punta. Ora è un attacco “leggero” (Gimenez avrà sempre meno spazio), al netto della concorrenza uno come Nkunku se sta bene va sempre a voto. Gli infortuni sono un suo punto debole: ha saltato molte partite negli ultimi tre anni, a partire dalla rottura del legamento collaterale nel 2022. Era esploso al Lipsia con un massimo di 20 gol e 15 assist in campionato, è stata la sua stagione migliore. Al Chelsea non si è confermato giocando poco: troppi infortuni al primo anno e solo 2 partite da titolare in Premier, un po’ meglio l’anno scorso con 9 da titolare e 27 volte a voto. I bonus però sono stati pochi: solo 3 gol in campionato l’anno scorso e 3 due anni fa. Meglio in Conference, che ha giocato da titolare (fino all’infortunio di fine stagione) con 5 gol. Con la nazionale francese 1 gol in 14 partite.
In Serie A potrà aumentare il numero dei bonus, uno con le sue caratteristiche di dribbling, tecnica e agilità può fare bene. La condizione però è che stia bene fisicamente, questa è l’incognita oltre a essere il motivo per cui non può essere pagato troppo, non come i top. L’ideale sarebbe riuscire a prenderlo come terzo slot. In carriera ha segnato 12 rigori su 15 calciati (sia al Lipsia che al Chelsea), è uno specialista e al Milan potrebbe partire subito dietro a Pulisic, che è il rigorista attuale e lo è stato l’anno scorso. Da vedere se eventualmente potrà sorprendere da questo punto di vista. Per chi deve fare l’asta di riparazione può essere appena sotto a Hojlund per l’immediato, specialmente pensando ai +3. Poi alla lunga considerando tutta la stagione potrà anche emergere di più, se Lukaku tornerà al top a Napoli.
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