Aleandro Baldi torna sulle scene con il nuovo album La sintonia, tra brani inediti e una rilettura dei grandi successi. In un’intervista a Fanpage.it, il cantante e vincitore di Sanremo ’92 e ’94 parla senza filtri di programmi televisivi, vecchi successi e progetti futuri, svelando la sua visione di artista che guarda avanti senza vivere di ricordi.





L’intervista

«I programmi come Ora o mai più sono un po’ la fine di una carriera» dichiara Baldi. Il musicista sottolinea quanto sia fondamentale puntare su materiale nuovo, invece di affidarsi solo ai successi del passato. E a proposito della storica collaborazione con Francesca Alotta, voce di Non amarmi, Baldi è chiaro: «Sarebbe facile fare un Sanremo di ritorno con lei solo per lo scoop, tipo Al Bano e Romina, ma devo tornare come Aleandro».


Il tour legato a La sintonia vede il cantante impegnato nella promozione dei nuovi brani, ma con uno sguardo ai vecchi successi che il pubblico continua ad apprezzare. Oltre alla carriera musicale, Baldi dedica tempo ai progetti educativi e terapeutici.

Insegna musica ai bambini e ai giovani più adulti, promuovendo la sensibilizzazione musicale e la musicoterapia. «Condividere le emozioni attraverso la musica aiuta a crescere», spiega, raccontando come alcuni ragazzi e persone anziane abbiano tratto benefici concreti dalle sue sessioni.

Il cantante, tuttavia, rifiuta l’etichetta di “artista da pietismo” e critica le chiamate che lo riguardano solo per la sua cecità: «Ho fatto della cecità un valore aggiunto, non devo essere compatito». La sua scelta di evitare programmi revival come Tale e Quale Show o Ora o mai più è coerente con questa visione: «Come coach magari va bene perché è una situazione diversa, però come concorrente mai, Io ho sempre confidato nelle canzoni nuove, perché è assurdo pensare sempre alle cose vecchie».


Nonostante ciò, Baldi non esclude un ritorno sul palco dell’Ariston: «Mi piacerebbe tornare a Sanremo nel 2026 per celebrare i miei 40 anni di carriera. Deve essere un ritorno come Aleandro, non basato su nostalgia o vecchi duetti». Un’occasione anche per omaggiare Pippo Baudo, recentemente scomparso, che definisce «un uomo capace, competente e raro, che ha amato il suo lavoro fino all’ultimo».




Ultimo aggiornamento: lunedì 1 settembre 2025, 05:00





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