La sanità, in Italia e nel mondo, ha vissuto in agosto settimane dense di scelte, polemiche e nuove emergenze. Nel nostro Paese hanno fatto discutere le polemiche sul NITAG (National Immunization Technical Advisory Group), l’organismo chiamato a guidare le strategie vaccinali, mentre sul fronte politico si è acceso il confronto sulle risorse della prossima Manovra e sul nodo di medici e infermieri gettonisti. A Torino è cambiata la guida della Città della Salute, tra bilanci in rosso e vertenze giudiziarie.
Sul piano internazionale, invece, l’amministrazione Kennedy ha scosso i vertici dei CDC negli Stati Uniti e, per la prima volta, è stata certificata una carestia a Gaza, aprendo scenari di emergenza sanitaria globale.
Il caso NITAG
Agosto si è aperto con la bufera sul NITAG, il gruppo tecnico consultivo sulle vaccinazioni. Il 5 agosto il ministro della Salute Orazio Schillaci ha reso noti i nomi dei 22 esperti nominati, ma la presenza di Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite – da sempre critici sull’efficacia dei vaccini – ha scatenato polemiche.
Società scientifiche e singoli esperti si sono mobilitati, denunciando il rischio di compromettere la credibilità del comitato. La Società Italiana di Igiene, tra le prime a prendere posizione, ha ribadito che il NITAG non è un’arena ideologica, ma un organismo tecnico-scientifico che deve basarsi esclusivamente su evidenze solide.
È durato appena 11 giorni il NITAG: prima dell’insediamento Schillaci ha azzerato il comitato, attaccato per due figure critiche sull’efficacia dei vaccini
Nel frattempo, Francesca Russo, dirigente della Regione Veneto, ha rifiutato l’incarico, mentre il Patto Trasversale per la Scienza ha lanciato una petizione che in pochi giorni ha superato le 35.000 firme chiedendo la revoca delle nomine. Anche il British Medical Journal ha dedicato spazio alla vicenda.
La crisi si è chiusa il 16 agosto, quando Schillaci ha azzerato l’intero comitato dichiarando: «La tutela della salute pubblica richiede la massima attenzione e un lavoro serio, rigoroso e lontano dal clamore. Con questo spirito abbiamo sempre lavorato e continueremo ad agire nell’esclusivo interesse dei cittadini».
La Manovra e la sanità
Sempre ad agosto, Schillaci ha incontrato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti per discutere delle risorse da destinare alla sanità nella prossima Legge di Bilancio.
Le priorità saranno assunzioni, prevenzione e salute mentale
Il ministro Schillaci ha annunciato che nel 2026 il Fondo Sanitario Nazionale raggiungerà i 142,5 miliardi, con un incremento di circa 6 miliardi rispetto all’anno scorso: 4 erano già stanziati dalla precedente Manovra, cui dovrebbero aggiungersene altri 2. Ma la cautela resta alta: lo scorso anno le risorse promesse dal MEF non si concretizzarono nella Legge di Bilancio.
Le priorità individuate per spendere i maggiori fondi sono tre: nuove assunzioni di personale sanitario, rafforzamento della prevenzione e finanziamento del piano sulla salute mentale.
Stop ai gettonisti
Dal 31 luglio è vietato assumere personale sanitario “a gettone”, medici e infermieri a chiamata che negli ultimi anni hanno garantito la tenuta di molti reparti, pronto soccorso inclusi, a fronte di costi enormi: l’ANAC stima 457 milioni solo nel 2024, equivalenti a circa 10.000 assunzioni stabili tra medici e infermieri. Dal 2019 al 2024 la spesa complessiva ha superato i 2,1 miliardi di euro.
Eliminata la possibilità di assunzione on demand, resta il problema della copertura dei turni: con un emendamento al disegno di legge sulle prestazioni sanitarie si permette alle aziende sanitarie di assumere direttamente con contratti flessibili, senza passare dalle cooperative. Le ASL potranno quindi ricorrere a contratti liberi professionali, che si aggiungono a quelli coordinati e continuativi già disponibili. Secondo le linee guida, inoltre, i compensi massimi potranno essere di 85 euro all’ora.
Torino, cambio ai vertici della Città della Salute
È durato appena 5 mesi (invece dei 5 anni previsti) il mandato di Thomas Schael come commissario alla Città della Salute e della Scienza di Torino. Dal 1° settembre il nuovo direttore generale sarà Livio Tranchida, già alla guida dell’Azienda ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo.
Rigore sui conti, trasparenza sugli atti e dialogo con tutti: queste le linee guida del nuovo DG di Città della Salute
Il passaggio è accolto positivamente anche dall’Università, che cogestisce l’ente con la Regione. La situazione resta complessa: bilancio 2024 senza firma, un disavanzo da 55 milioni e 16 ex dirigenti rinviati a processo per truffa e falso ideologico. Oltre alla pianificazione operativa del nuovo Parco della Salute.
Il commissario di origini tedesche si è distinto fin da subito per rapporti piuttosto tesi con le parti sociali, fino ad essere condannato dal Tribunale del Lavoro per condotta antisindacale. Appena ricevuto l’incarico formale, Tranchida ha definito le linee guida del proprio operato: massimo rigore sui conti, trasparenza sugli atti e dialogo e ascolto di tutti i soggetti e le istituzioni portatori di interessi nell’Azienda.
CDC e la svolta Kennedy
Il 27 agosto è arrivata la notizia del licenziamento di Susan Monarez, direttrice dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) negli Stati Uniti, rimasta in carica meno di un mese. Al suo posto è stato nominato Jim O’Neill, vice del segretario alla Salute.
Secondo fonti della Casa Bianca, Monarez non avrebbe accettato le pressioni di Robert Kennedy, che le avrebbe chiesto di rimuovere alcuni dirigenti e approvare linee guida antiscientifiche sui vaccini.
L’ultima mossa USA è il licenziamento della direttrice dei CDC non abbastanza allineata con la politica trumpiana
La decisione segue l’azzeramento, a giugno, del Comitato consultivo per le pratiche di immunizzazione (ACIP), i cui 17 membri sono stati sostituiti con esperti scelti personalmente da Kennedy. Si tratta di un panel di consulenti col compito di raccomandare all’agenzia chi debba ricevere le vaccinazioni dopo l’approvazione della FDA.
Recentemente il segretario alla Salute, che si è distinto fin da subito per la sua opposizione ai vaccini, ha anche cancellato mezzo miliardo di dollari di contratti per sviluppare immunizzazioni a mRNA, sostenendo che portino più rischi che benefici.
Gaza, la prima carestia certificata in Medio Oriente
L’IPC (Integrated Food Security Phase Classification) ha confermato per la prima volta lo stato di carestia nella città di Gaza. A fine luglio l’agenzia, sostenuta anche da OMS e Programma Alimentare Mondiale, aveva segnalato livelli senza precedenti di fame, malnutrizione e malattie.
Nonostante l’autorevolezza dell’IPC, si tratta di un organismo di ricerca senza poteri politici. Nel frattempo, a fine agosto è partita la Global Sumud Flotilla, la più grande iniziativa indipendente per portare aiuti umanitari nella Striscia.