di
Rinaldo Frignani
La Guardia di Finanza attende una relazione dalla nuotatrice azzurra di 22 anni fermata dalla polizia a Singapore per il furto di due boccette di olii essenziali in aeroporto
Non ha replicato mai, non ha cercato di giustificarsi. Ha preferito anche togliersi dai social. In poche parole, sparire dalla circolazione. E questo comportamento, dopo la bufera dei giorni scorsi, che ha messo in cattiva luce il movimento del nuoto italiano, oltre che il gruppo sportivo di appartenenza, sarebbe stato in qualche modo apprezzato dai vertici della Guardia di Finanza. Un primo passo per rientrare, per dare un senso alla sua appartenenza alle Fiamme gialle e mostrare rispetto per i principi della forza armata che le ha consentito di raggiungere i vertici del nuoto internazionale.
Ecco perché forse Chiara Tarantino riuscirà in qualche modo a cavarsela con un richiamo ufficiale da parte dei suoi superiori per la bravata delle boccette di olii essenziali rubati al duty free dell’aeroporto a Singapore e infilati nella borsa della collega più famosa Benedetta Pilato.
Una lezione su come ci si comporta nelle forze armate
Un provvedimento che comunque dovrebbe rimanere sulla scheda personale della 22enne atleta pugliese, rimasta con l’altra nuotatrice per qualche ora negli uffici della polizia aeroportuale — che aveva scoperto quello che per gli agenti, osservando le immagini della videosorveglianza, era un furto di prodotti dagli espositori del negozio — e quindi quasi una settimana in albergo in attesa delle decisioni delle autorità e dell’intervento dell’ambasciatore italiano Dante Brandi. Per Tarantino dunque non ci dovrebbero essere conseguenze più gravi, prospettate fino a qualche giorno fa — dalla sospensione al ritardato avanzamento di grado, fino alla misura più grave, ovvero l’espulsione dal gruppo sportivo — ma comunque una lezione per una ragazza della sua età che dovrebbe servire a ricordarle che chi fa parte di un reparto militare, e per giunta esposto a livello mediatico per i suoi impegni sportivi in tutto il mondo, non può permettersi di essere coinvolto in episodi del genere. Nemmeno per scherzo. Peraltro l’allontanamento definitivo dal gruppo non sarebbe neanche possibile perché è previsto soltanto in caso di doppia positività al controllo antidoping. Questo punto però è solo una questione di tempi.
Le relazioni e la decisione finale
Oggi Tarantino, che ieri ha concluso le ferie, si presenterà di nuovo al Centro federale di Verona dove riprenderà gli allenamenti diretti dal coach Alberto Burlina — lo stesso di Sofia Morini (presente con lei in aeroporto al momento della bravata e lei stessa perquisita dalla polizia insieme con Anita Bottazzo) e di Thomas Ceccon — ma prima di tutto dovrà preoccuparsi di redigere una relazione sull’accaduto da sottoporre ai suoi tecnici, in attesa di quella chiesta all’ambasciata italiana a Singapore per ricostruire tutta la vicenda. Poi la decisione dei vertici della Finanza, su quella che a tutti gli effetti appare una goliardata sicuramente fuori luogo per come è maturata e per le pesanti conseguenze che ha avuto, sarà presa anche sulla base dell’informativa con le conclusioni del direttore sportivo. Ci vorranno alcuni giorni. Potrebbe giocare a favore di Tarantino il fatto che, secondo gli accertamenti della polizia di Singapore, la 22enne non sarebbe stata l’unica responsabile dell’accaduto, anche se poi gli stessi investigatori hanno creduto alla versione dei fatti fornita sia dalla ragazza sia dalle altre, optando per un ammonimento e la restituzione dei passaporti a Tarantino e Pilato.
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1 settembre 2025 ( modifica il 1 settembre 2025 | 07:51)
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