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Redazione Online
Una scossa di magnitudo 6 ha colpito ieri sera alcune città nella provincia di Kunar, vicino alla città di Jalalabad
Un forte terremoto ha colpito ieri l’Afghanistan orientale uccidendo almeno 622 persone e ferendone altre 1.500, secondo quanto riferito dal ministero dell’Interno afghano, mentre le squadre di emergenza faticano a portare avanti i soccorsi nelle zone rimaste isolate per il sisma.
La scossa di magnitudo 6 della scala Richter ha colpito ieri sera una serie di città nella provincia di Kunar, vicino alla città di Jalalabad.
L’Autorità per la Gestione dei Disastri di Kunar ha dichiarato che i morti e i feriti sono stati registrati nei distretti di Nur Gul, Soki, Watpur, Manogi e Chapadare.
«Il numero di vittime e feriti è elevato, ma visto che l’area è di difficile accesso, le nostre squadre sono ancora sul posto», ha affermato il portavoce del ministero della Salute afgano, Sharafat Zaman.
Diverse fonti del governo talebano hanno riferito alla Bbc che «decine di case sono sotto le macerie», in particolare nella valle di Mazar, nella provincia di Kunar che confina con il Pakistan. La valle si trova in una zona montuosa e, con le strade bloccate dalle frane, la polizia della provincia ha comunicato alla Bbc che le operazioni di soccorso possono essere effettuate solo per via aerea. Nel frattempo, nella provincia di Nangahar, decine di volontari si sono precipitati negli ospedali per donare il sangue.
1 settembre 2025 ( modifica il 1 settembre 2025 | 08:57)
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