Ed è proprio in questa atmosfera autentica che il tempo sembra distendersi con lentezza, tra superfici materiche, arredi su misura e grandi finestre che si aprono sulla meraviglia del Vesuvio, come sipari dischiusi su un paesaggio eterno. È in questo contesto che prende forma un progetto sartoriale — o meglio, un restyling conservativo — firmato dall’architetto Janne Ballone, che reinterpreta l’abitare con grazia, reinventando lo spazio senza mai tradirne l’anima originaria. Un equilibrio misurato tra memoria e contemporaneità, che trasforma la casa in un racconto fatto di luce, materia e proporzione.
«Nulla è stato cancellato», sottolinea l’architetto, «tutto è stato semplicemente reso più vero».
L’architetto Janne Ballone che ha dato vita al restyling conservativo di questo attico di 180 metri quadri.Foto di Carlo Oriente.
L’inizio del restyling conservativo di questo attico a Posillipo
Scelta anni fa come casa di famiglia, questa dimora affacciata sul Golfo è rimasta per lungo tempo sospesa in una dimensione quasi immobile, in attesa di una nuova voce. Solo di recente, infatti, i due proprietari hanno sentito l’urgenza di riscriverne il linguaggio, di renderla più autentica, più vissuta. Più casa. Qui, dove la luce del Mediterraneo filtra dalle ampie vetrate e accarezza ogni superficie, l’architetto — legato da tempo alla famiglia — ha condotto un intervento misurato: gli spazi, riletti con equilibrio, sono diventati oggi ambienti continui, essenziali ma pieni di presenza. Ogni elemento trova posto in un insieme coerente, dove la materia incontra la luce e la funzione si dissolve nella forma.
«Lo spazio ha subito trasformazioni profonde ma invisibili, secondo una logica silenziosa».
Nella sala da pranzo, protagonista è l’elegante tavolo Lagos di Baxter, con piano in granito Patagonia lucido e piedi in ottone anticato. Attorno, due modelli di sedie dello stesso brand: Gemma e, a capotavola, Graz. A completare la scena, i lampadari New Works di Panter&Tourron, vincitori del Dezeen Award, che aggiungono un tocco scultoreo e contemporaneo all’ambiente.Foto di Carlo Oriente.
Pareti attrezzate, boiserie e soluzioni salvaspazio
Partiamo dal salone, dove il volto dello spazio ha cambiato vocazione. Il divano dal design rigoroso, You and Me di Ivano Redaelli, oggi è collocato al centro della scena, mentre una lunga parete attrezzata su misura ha preso il posto dell’originaria zona relax, coniugando eleganza formale e capienza contenitiva. Sul lato opposto, una nuova boiserie ingloba con discrezione l’impianto di climatizzazione, trasformandolo in un elemento architettonico integrato e coerente. È un gioco calibrato di incastri e presenze mimetiche, in cui i mobili sembrano scomparire nell’architettura, in un raffinato effetto “vedo-non-vedo”. «C’era bisogno di trovare spazio: questa era la richiesta precisa della committenza», racconta l’architetto Janne Ballone. «Da qui, la scelta di progettare pareti attrezzate e soluzioni salvaspazio». Superfici intelligenti, che dietro un semplice tocco rivelano tutto ciò che serve, senza mai alterare l’armonia visiva dell’ambiente.