La zona pranzo con tavolo Sant’Andrea, disegnato e realizzato su misura da Spazio RT. La scultura sul tavolo è di Stefano Prina. Sedie Leggera di Gio Ponti (Cassina) e, a parete, acquerello di Marco Petrus. Lampada a sospensione vintage.Foto Amendolagine Barracchia Studio

Presenze oniriche

La scelta di un percorso filologico e di un omaggio al primo Novecento si rispecchia anche in alcune scelte di finiture, come la cucina, realizzata su disegno con un mood rétro e con un pavimento bianco e nero a piccole tessere che ricorda le antiche marmette. «L’accento contemporaneo è rappresentato dalle maniglie, in acciaio, che abbiamo ripreso da quelle che solitamente si utilizzano in studi medici o laboratori tecnici. Mentre la scelta di lampadine al posto delle strisce Led conferma la volontà di dare a questo ambiente una patina», spiegano i progettisti. Altre scelte, invece, sembrano virare nella direzione opposta, ma con una tale discrezione da amalgamarsi perfettamente. Come la camera da letto padronale, che svela il retro della scala che conduce al secondo livello, con un effetto quasi installativo. «All’origine questa struttura era nascosta da una trave, ma abbiamo voluto metterla a vista, “svuotando” i gradini per creare una scala al contrario, volutamente senza disegno, per raccontare semplicemente se stessa. E che si perde nel soffitto, un po’ onirica», racconta Ballabio. Anche il comodino, su disegno come il letto, la richiama con una forma destrutturata, si scompone in piccoli cassetti, e sopra vi fa capolino un piccolo busto in gesso, scultura realizzata dalla padrona di casa. I bagni alternano gli stili. Uno è, ad esempio, più classico, il marmo di Carrara con una specchiera/contenitore. Il bagno più piccolo è invece più decorativo, e gioca anche questo di piastrelle grafiche in bianco e nero.