di
Leonard Berberi

È successo domenica 31 agosto. Il jet che trasportava la presidente verso la Bulgaria si è ritrovato in discesa in un’area interessata da un attacco russo che ha messo fuori uso gli strumenti radio

L’aereo della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è stato costretto ad atterrare in Bulgaria facendo affidamento soltanto sulle mappe cartacee (caricate in formato pdf sui tablet) dello scalo a causa di un sospetto attacco russo che ha messo fuori uso i servizi di navigazione Gps. È quanto scrive il Financial Times, citando tre fonti a conoscenza della situazione. La notizia viene confermata al Corriere da funzionari di Eurocontrol, l’agenzia europea che coordina il traffico sopra il continente, e dalle piattaforme che monitorano il fenomeno.

La vicenda è accaduta domenica pomeriggio, 31 agosto. Il jet stava trasportando la presidente von der Leyen a Plovdiv, in Bulgaria, quando i piloti, in fase di discesa, si sono ritrovati senza poter utilizzare gli strumenti di navigazione elettronica che consentono un atterraggio il più preciso possibile e in qualsiasi condizione meteo. I funzionari consultati dal quotidiano britannico parlano di «operazione di interferenza russa».



















































«Tutta l’area dell’aeroporto è rimasta senza Gps», ha raccontato uno dei funzionari al Financial Times. E dopo aver sorvolato l’aeroporto per un’ora, il pilota ha deciso di atterrare «manualmente» utilizzando mappe classiche, che continuano ad essere presenti in cabina (anche se caricate sui dispositivi portatili) proprio per far fronte a situazioni di questo tipo, quando la strumentazione elettronica va fuori uso.

Le piattaforme che monitorano il fenomeno segnalano che in effetti il 31 agosto l’area nei pressi di Plovdiv era interessata da un attacco ai segnali radio e proprio questo potrebbe aver costretto a prendere in mano le carte di navigazione.

Interferenze Gps dei russi, l’aereo di von der Leyen costretto ad atterrare con le mappe cartacee in Bulgaria

La presidente della Commissione europea, spiegano le fonti al Corriere, stava volando da Varsavia (dove era decollata alle 14.37) a Plovdiv a bordo di un Dassault Falcon 900LX, jet privato in grado di coprire anche distanze intercontinentali, noleggiato da una società specializzata con sede a Bruxelles. In discesa il velivolo ha dovuto effettuare diverse manovre attorno allo scalo — durate circa 20 minuti — prima di toccare la pista.

Interferenze Gps dei russi, l’aereo di von der Leyen costretto ad atterrare con le mappe cartacee in Bulgaria

L’estensione delle zone di conflitto e l’aumento della strumentazione militare per disturbare le trasmissioni satellitari sta portando a un incremento significativo dei problemi in volo a partire soprattutto da settembre 2023. I velivoli ricevono segnali Gps falsi che disorientano i sistemi informatici a bordo facendo perdere in cabina la capacità di navigazione.

Secondo la piattaforma di monitoraggio curata dall’Università di Stanford, ad agosto tra 90 e 150 aerei ogni giorno hanno segnalato problemi seri di disturbo dei segnali satellitari e del funzionamento della strumentazione a bordo tra Europa, Medio Oriente e Asia. Nel 2024, secondo un report di OpsGroup, tra gli spazi aerei più colpiti dai cosiddetti «spoofing» e «jamming» c’era anche quella della Bulgaria. 

In diversi casi i voli di linea sono stati dirottati altrove, com’è successo a un Boeing 737 di Ryanair nel gennaio 2025 diretto a Vilnius e poi deviato in Polonia. Per un mese la compagnia Finnair ha dovuto sospendere i collegamenti per Tartu (Estonia orientale) per le continue difficoltà a far atterrare i velivoli colpiti dagli attacchi al sistema Gps.

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1 settembre 2025 ( modifica il 1 settembre 2025 | 13:42)