Il 7 settembre il taglio del nastro a Solarolo (Ravenna) dove la cantante romagnola è cresciuta. Poi da sabato 13 il «Laura Pausini Museum», in stile Hard Rock Cafè, sarà ufficialmente aperto al pubblico
«Quando mi hanno proposto di far diventare museo la nostra casa del fan club, la mia prima battuta è stata scontata: “Un museo? Ma non sono ancora morta!”». Così la pop star internazionale Laura Pausini ricorda questo nuovo progetto, ormai trasformato in realtà, aggiungendo: «Però mi è stato fatto notare che, oltre a essere diventata una richiesta ricorrente dei soci del nostro fan club e di molti non soci che avrebbero voluto visitare la mia casa, sarebbe stato ancora più bello aprirlo e godermelo anche io visto che sono viva e vegeta».
Laura Pausini sarà presente al taglio del nastro
Per questo motivo l’icona pop mondiale ha seguito tutte le fasi di preparazione sino all’inaugurazione che, a causa dell’alluvione di due anni fa, è stata posticipata a domenica 7 settembre. Per l’occasione sarà l’artista stessa a effettuare il taglio del nastro in via Ferdinando Santi 14, a Solarolo, piccolo borgo della bassa ravennate vicino a Faenza, dove è cresciuta con la sua famiglia e dove sono esposti tutti i premi, memorabilia e gli abiti più rappresentativi della sua carriera. Poi da sabato 13 settembre il «Laura Pausini Museum» sarà ufficialmente aperto al pubblico: per i soci del fan club e con biglietto di ingresso per tutti gli altri. A darne notizia la stessa cantante sulle sue pagine social: «Vi aspetto nella mia Romagna, nella mia casa, tra le nostre cose, perché se le mura sono della mia famiglia, ciò che vedrete all’interno lo avete reso possibile voi. Il percorso crea cronologicamente una storia dalla mia infanzia ai giorni d’oggi. Spero vi piacerà».
I cimeli in mostra
Sarà un museo in stile Hard Rock Cafè versione pop, come si può osservare dalle prime foto pubblicate sui social, che racconta il suo lungo percorso di successo: dall’esordio nel 1993 al festival di Sanremo dove ha vinto tra le nuove proposte con il brano “La solitudine”, ai premi ricevuti in tutto il mondo fra cui ben sei World Music Awards, due Billboard Music Award, un Grammy Award, solo per citare i più noti. All’esterno, sulle pareti di color giallo e rosso, colpiscono subito l’attenzione due grandi ritratti della cantante. All’interno, saranno esposti riconoscimenti e premi, come il Grammy Award per “Best latin album” del 2005 vinto per “Escucha” (“Resta in ascolto” in italia), abiti di scena dal valore inestimabile, tra cui la giacca di colore blu in stile navy che la cantautrice indossò all’esordio a Sanremo, ma anche fotografie e immagini mai viste, con l’intento di raccontare lati inediti della sua biografia e della sua carriera. A raccogliere gran parte dei cimeli della figlia, è stato il padre Fabrizio Pausini. Ci sono voluti un paio d’anno per realizzare il progetto, annunciato per la prima volta ai microfoni di Radio Deejay. L’abitazione della cantante romagnola, già sede del Laura Pausini Official Fanclub che festeggia proprio questo mese di 30 anni di attività, è stata allagata nella primavera del 2023, ma poi risistemata e riallestita in tempi da record per non ritardare troppo l’apertura del museo. E ora, c’è da scommetterci, diventerà meta ambita in Romagna per fan e appassionati.
1 settembre 2025 ( modifica il 1 settembre 2025 | 18:37)
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