L’attore ospite a Deejay Chiama Italia
Storti ha parlato con affetto delle estati trascorse a Malnago, il sindaco Gattinoni lo invita: “Quando vuoi, ti aspettiamo!”

LECCO – Ospite di Deejay Chiama Italia su Radio Deejay, Giovanni Storti – storico volto del trio Aldo, Giovanni e Giacomo – ha presentato il documentario “Tra Natura e Quota – Giovanni Storti sopravvive alle Alpi Apuane”. Durante l’intervista l’attore ha ricordato le sue vacanze d’infanzia in montagna.


Storti ha parlato con affetto delle estati trascorse a Malnago, piccola frazione del rione di Acquate, ai piedi dei Piani d’Erna e del Resegone, rievocando la strada sterrata per raggiungerlo e le escursioni in montagna con il nonno, momenti che hanno segnato la sua passione per la natura e la vita all’aria aperta.

“Trascorrevo li praticamente tutte le estati – ha ricordato l’attore ai microfoni di Deejay Chama Italia – non era un luogo poi tanto remoto perché è sopra Lecco, ma negli anni ’60 lo sembrava. Non c’era nemmeno la strada, era una sterrata, arrivavi in pullman ad Acquate e poi salivi per 3-4 km a piedi, con le valige. I miei nonni avevano scoperto quel posto e ci andavamo ogni estate, io andavo in giro con il nonno che si perdeva sempre, veramente sempre. Infatti ho imparato ad arrampicarmi sugli alberi perché lui si arrampicava sugli alberi per vedere dov’eravamo…”.

Le sue parole hanno subito richiamato l’attenzione del sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, acquatese doc, nato cresciuto a Malnago, che ha voluto rispondergli pubblicamente.

In un messaggio affettuoso e diretto, il primo cittadino ha scritto: “Caro Giovanni, sono Mauro Gattinoni ‘da Malnago’, attuale sindaco di Lecco. Sono cresciuto a Malnago, ho frequentato la scuola elementare a Malnago, i miei genitori abitano ancora lì. Effettivamente il paesino è parecchio cambiato in questi anni. Per questo ti invito a visitarlo quando vorrai, e magari ci facciamo anche una bella corsetta sui sentieri! Peraltro questo giovedì inizia anche la festa di Acquate, lo Scigalott d’Or, e saremmo lieti di averti nostro ospite! A presto!”.

Un invito che profuma di casa e tradizioni, e che potrebbe presto riportare Giovanni Storti nei luoghi delle sue estati da bambino, tra le montagne che continuano a custodire i suoi ricordi.