La vice sindaco Laura Gardella ha ricevuto questa mattina, lunedì 1° settembre, la comunicazione di Ats (Dipartimento di Igiene e Prevenzione di Pavia) di un caso di malattia causata dal virus West Nile in una donna ottantenne, ricoverata in ospedale. La Gardella ha così emanato un’ordinanza «a tutela della salute e dell’igiene pubblica per prevenire malattie infettive trasmissibili all’uomo attraverso la puntura di insetti vettori, e in particolare della zanzara responsabile di infezioni da virus».

Le misure prescritte sono «sfalcio della vegetazione incolta, rimozione dei focolai di sviluppo larvale rimovibili, pulizia, manutenzione o copertura dei focolai di sviluppo larvale inamovibili; misure d’igiene ambientale da effettuarsi in area privata da parte del cittadino, in analogia a quelle sovra dettagliate in area pubblica, ma con particolare attenzione a: giardini, orti, cortili, terrazzi o balconate delle abitazioni presenti nell’area circoscritta». Le aree soggette sono a circa 200 metri dal civico 22 di via Durini comprendente i seguenti tratti viari: Via Durini – Via Fermi (in parte) – Vicolo Antonelli – Via Inglese – Via Luinetti – Via Puccini – Corso Torino (in parte) – Via Olevano (in parte) – Via Galileo Galilei (in parte) – Via Trentani (in parte) – Via Repubblica Ossolana (in parte) – Via Marzabotto (in parte). L’ordinanza sottolinea che «l’intervento principale per la prevenzione di questa malattia è la massima riduzione possibile della popolazione/densità di tali insetti, rafforzando la lotta preventiva e agendo principalmente tramite la rimozione dei focolai larvali e adeguati trattamenti larvicidi e adulticidi».

L’ordinanza sindacale impone il rispetto delle indicazioni di prevenzione da parte dei cittadini e degli amministratori condominiali e inserisce anche delle precauzioni da rispettare a titolo preventivo: «all’aperto utilizzare con moderazione repellenti cutanei per uso topico (…); dal crepuscolo in poi, indossare indumenti di colore chiaro che coprano la maggior parte del corpo (camicie a manica lunghe, pantaloni o gonne lunghi e calze); alloggiare in stanze dotate di impianto di condizionamento d’aria o, in mancanza di questo, di zanzariere alle finestre ed alle porte d’ingresso avendo cura di controllare che queste siano integre e ben chiuse; nel solo caso di presenza di zanzare in ambienti interni, utilizzare spray a base di piretro o altri insetticidi per uso domestico, oppure utilizzare diffusori di insetticida elettrici, areando bene il locale prima di soggiornarvi»

Si sono verificati altri casi di malattia nelle scorse settimane. A metà agosto un anziano di 80 anni di Vigevano è stato ricoverato all’ospedale di Mortara dopo aver contratto il virus. Le sue condizioni non destavano particolare preoccupazione. Era il terzo caso registrato in provincia di Pavia dall’avvio della fase di sorveglianza. Una donna di 66 anni era stata ricoverata all’ospedale di Sant’Angelo Lodigiano (Lodi), mentre un uomo di 60 anni residente in Lomellina era stato assistito alla clinica “Beato Matteo” di Vigevano. Nella maggior parte dei casi la malattia si risolve con un intervento medico. In quelli più gravi può dare episodi di encefalite

Il virus West Nile non è contagioso, si trasmette solo attraverso la puntura di una zanzara. Fu isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, nel distretto del Nilo occidentale, da cui il nome. A destare oggi il timore di questa malattia è l’imprevedibilità del virus, diffuso dalle comuni zanzare Culex. La zanzara sana può infettarsi quasi esclusivamente tramite puntura su un uccello infetto.