di
Chiara Maffioletti
L’attrice a Venezia ha presentato «Imperfetta» e a «Che Spettacolo!» ha spiegato quale sia la sua idea di bellezza e il pericolo di cadere negli stereotipi
VENEZIA «Mi ritengo fortunata ad essere stata adolescente quando non c’erano i social: da ragazza vivevo il paragone con le mie compagne di classe, di scuola al massimo. Ora il confronto è con tutto il mondo, ti schiaccia». Succede se sei Valeria Solarino, figuriamoci se non lo sei. L’attrice ieri al Lido ha presentato un corto, Imperfetta, diretto da Nicolò Bressan Degli Antoni, che parla proprio di bellezza e dei canoni imposti dai social. Nel film, è la mamma di una ragazza. Ospite di «Che Spettacolo!», intervistata da Sara D’Ascenzo ha raccontato: «Cercare di aderire a un canone di immagine che non è il proprio è molto inquietante». Questo lavoro — presto su Raiplay — ha fatto riflettere l’attrice: «Ho ripensato a quello che scriveva Simone de Beauvoir, secondo cui la donna si è storicamente concentrata sul suo corpo — o sulla casa, che ne è una sorta di estensione — perché non aveva una funzione riconosciuta e quindi diventava un oggetto al posto di essere un soggetto». Succede anche oggi. «Questa cura smodata del corpo non ci sta più portando ad essere soggetti attivi nella società». Ma un’attrice può estraniarsi dalla propria immagine? «Sono stata una sportiva, giocavo a pallacanestro, quindi per me il corpo doveva essere funzionale a quello. Quando ho iniziato a recitare ho dovuto ragionare su quale fosse l’immagine che trasmettevo, ma l’ho sempre vista in relazione a un personaggio».
Nel corto si scopre che la bellezza tanto agognata non esiste: «Nel film, mia figlia cade nella truffa di una influencer creata dall’Intelligenza Artificiale. Il tema è stato suggerito dalla Polizia Postale. Mi colpisce poi l’illusione che ora abbiamo, di poter comunicare con tutto il mondo con i social quando, in realtà, siamo il più delle volte chiusi, segregati dentro le nostre camere». In passato Solarino ha interpretato Lucia Bosé, che fu Miss Italia. Cosa pensa di quel concorso? «Beh, decidere chi è la più bella tra tante ragazze tutte bellissime mi pare irrilevante. Non c’è una bellezza più bella in assoluto». Anche oggi lo spazio di «Che Spettacolo!» alle Procuratie del Lido sarà animato da tanti incontri. Tra questi, il cantautore Motta (11.30), Gian Antonio Stella con Pino Donaggio (ore 15) poi Fabrizio Gifuni e, alle 18.40, Marco Bellocchio in dialogo con don Milani e Elisabetta Soglio. In mattinata, all’Excelsior, è poi previsto un incontro dei rappresentanti della Santa Sede con Barbera e Buttafuoco, in cui il cardinale Tolentino parlerà della loro presenza in Biennale. Alle 9 del mattino intervengono i due giornalisti del Corriere della Sera, Paola Di Caro e Luca Valdiserri.
1 settembre 2025
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