La Società Italiana di Neurologia (SIN) prende posizione sul dibattito aperto dall’articolo The Triage of Privilege, pubblicato il 18 agosto su JAMA Neurology dal neurologo statunitense Fawad A. Khan, che ha raccontato la propria esperienza in un pronto soccorso di Venezia dopo un trauma cranico. Secondo il racconto, l’attenzione sanitaria sarebbe arrivata solo dopo essersi qualificato come medico.
«Il nostro Servizio sanitario nazionale non è perfetto ma è pubblico, universale e accessibile, fondato su principi di equità e solidarietà, che non tutti i sistemi sanitari nel mondo sono in grado di garantire», ha dichiarato il presidente della SIN Alessandro Padovani. «Ogni giorno questo sistema si prende cura di milioni di cittadini e di decine di milioni di turisti che visitano il nostro Paese, anche in città complesse come Venezia, con professionalità e spirito di servizio. È possibile che si verifichino disservizi, come in ogni sistema sanitario. Tuttavia, non possiamo accettare che un singolo episodio, seppur spiacevole, venga trasformato in una generalizzazione che delegittima l’intero sistema».
Il comunicato della SIN sottolinea inoltre come “il vero privilegio non sia dire ‘sono un medico’, ma vivere in un Paese dove l’accesso alle cure è garantito a tutti, come diritto universale”.
Padovani conclude ricordando che “siamo consapevoli delle criticità esistenti, ma è nostro dovere difendere e rafforzare il Servizio sanitario nazionale affinché possa continuare a garantire cure e assistenza a chiunque ne abbia bisogno, senza distinzione di status o provenienza”.