Roma, 2 settembre – Egualia, la sigla che rappresenta le aziende produttrici di farmaci equivalenti e biosimilari, è la prima tra le associazioni imprenditoriali del mondo farmaceutico a realizzare il traguardo di dotarsi di Linee guida Esg che rendono misurabili e verificabili gli impegni ambientali, sociali e di governance delle imprese associate, attraverso indicatori concreti lungo l’intera filiera produttiva. Esg, come è noto, è l’acronimo ormai d’uso comune che sta per Environmental, social e governance, ovvero l’insieme di criteri oggi utilizzati per valutare la sostenibilità e la responsabilità etica di un’azienda o di un investimento.
Sul tema, la sigla presieduta da Stefano Collatina (nella foto) ha organizzato un evento che si terrà a Roma il prossimo 16 settembre alla Galleria del Cembalo, via della Fontanella Borghese 19 (dalle ore 18 alle ore 21). We Take Care, Esg secondo Egualia. Valori, azioni, risultati: questo il titolo del convegno, che si propone di concorrere a dimostrare come un approccio strutturato alla sostenibilità non sia un costo aggiuntivo, ma un moltiplicatore di efficienza e un vantaggio competitivo, particolarmente prezioso in un mercato attraversato da continue sfide normative e geopolitiche.
L’appuntamento sarà un’occasione di incontro tra istituzioni, opinion leader ed esperti, con l’obiettivo di avviare un’alleanza capace di consolidare un’industria farmaceutica autonoma, innovativa e orientata al futuro, rafforzando così la resilienza del Ssn, più che mai indispensabile nell’attuale contesto di trasformazioni e di situazioni di crisi, a livello internazionale, che hanno confermato i farmaci equivalenti e biosimilari come pilastro della sicurezza economica e geopolitica.
In Italia, quelle rappresentate da Egualia sono industrie solide, radicate nel Paese, che contribuiscono a rendere il Servizio sanitario nazionale più resiliente, pronto a soddisfare le esigenze della collettività e a sostenere la crescita economica, grazie alla produzione di farmaci che non sono soltanto medicinali a basso costo. ma costituiscono un asset strategico che assicura terapie di qualità a milioni di pazienti, decisivi per la sostenibilità del Ssn e per l’occupazione qualificata sul territorio.
Egualia, al riguardo, si limita a citare un dato: se non ci fossero stati i farmaci accessibili, tra il 2016 e il 2024 la spesa farmaceutica del nostro Paese sarebbe stata più elevata di 7,4 miliardi di euro.