di
Marco Bonarrigo

L’olandese chiude alla grande la fuga in salita e conquista la sua seconda tappa nel Tour. Alle sua spalle Vingegaard davanti allo sloveno, che consolida il vantaggio

Con precisione chirurgica e con un atto di misericordia, Tadej Pogacar ha deciso di non vincere la sua quinta tappa del 2025 ma ha conquistato il quarto Tour de France sulla vetta dell’ultima salita, quella di La Plagne. Lo sloveno ha passeggiato sotto il diluvio fino ai 2052 metri della vetta con a ruota Jonas Vingegaard, per l’ennesima volta incapace di attaccare il grande rivale, e con il tedesco Lipowitz (questo sarà il podio finale) pur di non andare a riprendere l’olandese Arensman che caracollava davanti a loro, stremato dopo una fuga coraggiosa. All’inutile scatto di VIngegaard negli ultimi 200 metri, che pure poteva rintuzzare a velocità doppia scavalcando il battistrada, Pogi non ha risposto rimanendo a ruota del danese e lasciando il successo all’olandese. Una risposta a chi l’accusava di ingordigia, la testimonianza che il nuovo Pogi rinuncia a certe sue esagerazioni pur di ottenere il risultato pieno.

A Parigi mancano ancora l’ondulata Nantua-Ponterlier di sabato e la tripla scalatina a Montmartre di domenica ma i distacchi dello sloveno su Vingegaard (4’24”), Lipowitz (11’09”), Onley (12’12”) possono ritenersi consolidati con Roglic che ha ceduto il quinto posto all’austriaco Gall. Tadej Pogacar raggiunge Chris Froome a quota quattro Tour vinti, davanti alla coppia ci sono solo i mostri sacri Anquetil, Merckx, Hinault, Indurain. Difficile immaginare che non vengano presto raggiunti e magari superati.



















































25 luglio 2025 ( modifica il 25 luglio 2025 | 17:54)