di
Redazione Esteri
Siti web e agenzie forniscono il servizio per l’Eta, l’autorizzazione per viaggiare nel Regno Unito, a costi quadruplicati: «Sono validi solo sito e app del governo»
Agenzie e siti web fraudolenti, che offrono l’Eta, l’autorizzazione per viaggiare nel Regno Unito, a prezzi maggiorati anche di quattro volte rispetto al costo reale. È l’allarme lanciato dall’ambasciata britannica in Italia tramite un comunicato, ricordando a tutti i viaggiatori diretti verso la Gran Bretagna e l’Irlanda del Nord che gli unici canali ufficiali e riconosciuti per ottenere l’autorizzazione sono quelli del governo britannico: app e sito.
L’Eta (Electronic travel authorisation) non è un vero e proprio visto, quanto piuttosto un’autorizzazione che ha validità di 2 anni o fino alla scadenza del passaporto a cui è associata nel caso in cui la validità residua dello stesso al momento dell’emissione dell’Eta sia inferiore a due anni. Viene fornito in formato digitale, costa 16 sterline (18 euro circa) e consente di recarsi più volte nel Regno Unito per soggiorni fino a sei mesi consecutivi, nell’arco di due anni o fino alla scadenza del passaporto del titolare.
Nel comunicato dell’ambasciata si legge che «l’introduzione dell’Eta è in linea con l’approccio adottato da molti altri Paesi per la sicurezza delle frontiere, tra cui gli Stati Uniti e l’Australia, e contribuisce a prevenire l’arrivo di soggetti che rappresentano una minaccia per il Regno Unito». I richiedenti, tramite l’app dedicata o il sito del governo britannico, devono infatti fornire i propri dati biografici, biometrici e di contatto, rispondendo inoltre a una serie di domande.
Il possesso dell’Autorizzazione elettronica di viaggio è obbligatorio per i viaggiatori italiani, e per tutti quelli diretti nel Regno Unito dai Paesi dell’Unione europea, dallo scorso 2 aprile. Le richieste sono state aperte il 5 marzo, e nel primo mese gli italiani hanno presentato 147.172 domande. Di queste, 146.615 sono state approvate, pari al 99,6% del totale. Per il restante 0,4%, «al momento della rilevazione si contavano 398 domande da ripresentare per vizi formali, 48 casi respinti per motivi incompatibili con il rilascio dell’autorizzazione (come precedenti penali), oltre ad alcuni casi ancora in fase di valutazione».
Dopo Germania (371.226) e Francia (248.597), l’Italia (146.615) è il Paese europeo con il terzo maggior numero di Eta emesse nel primo mese dall’attivazione del servizio. Seguono Olanda (139.410), Spagna (121.157), Polonia (88.000), Belgio (67.384), Svizzera (56.987), Svezia (54.307), Novegia (53.685).
25 luglio 2025 ( modifica il 25 luglio 2025 | 19:56)
© RIPRODUZIONE RISERVATA