La Nazionale italiana di calcio si è ritrovata a Coverciano per il primo raduno dell’era Gattuso. Il ct azzurro, che ha sostituito a giugno Luciano Spalletti esonerato, sta preparando le sfide del doppio impegno di qualificazione ai Mondiali, contro l’Estonia (5 settembre a Bergamo) e Israele (8 settembre a Debrecen). Ma a far discutere è il match di ritorno contro Israele in programma il 14 ottobre a Udine. Il sindaco della città ha detto che è “inopportuno giocare ora”, mentre il Viminale ha dato il via libera per l’ordine pubblico. Anche Gattuso ha detto: “Dobbiamo giocare”.

Sindaco Udine: “Inopportuno giocare ora”

Alberto Felice De Toni, sindaco di Udine, in una intervista al Messaggero Veneto ha detto di non voler “fomentare le polemiche”, ma ha proposto l’idea di rinviare il match di ottobre per poi “recuperare” la partita più avanti. Il motivo: eventuali problemi di ordine pubblico. A un anno di distanza dalle polemiche (e dalla stessa partita), c’è una differenza: il sindaco può contare su un sostegno di 20mila firme raccolte da una petizione online lanciata da Possibile per chiedere lo stop al match. Un anno fa la polemica fu innescata dalle resistenze del Comune, che si era inizialmente rifiutato di concedere il patrocinio alla partita, salvo firmarlo dopo settimane di trattative con l’impegno di avviare azioni umanitarie a favore di Gaza. De Toni precisa che “Israele non è stato escluso dalle competizioni sportive internazionali ma di fronte a un dramma che non ha eguali negli ultimi ottant’anni, davanti a tanta sofferenza” la sua idea è che “giocare adesso sarebbe inopportuno”. Dunque, la partita si potrebbe “recuperare” in un secondo momento. Si tratta di una proposta: “Lo stadio è gestito dall’Udinese, la decisione di ospitare i match della nazionale è della Figc, la partita è organizzata dall’Uefa. Come Comune siamo al terzo livello, chiamati a occuparci di ordine pubblico con il coordinamento della Prefettura”, precisa il sindaco. “Ci sono state manifestazioni di dissenso un anno fa, non potranno non essercene tra un mese e mezzo”.

Viminale: “Per noi Italia-Israele si può giocare”

“Per quanto di competenza del Viminale”, la partita di calcio Italia-Israele, in programma il prossimo 14 ottobre allo stadio di Udine e valida per le qualificazioni ai Mondiali, si può giocare regolarmente, hanno fatto sapere fonti del ministero dell’Interno contattate dall’Ansa.

corteo palestina udine

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Gattuso: “Sono uomo di pace ma dobbiamo giocare”

“Sono un uomo di pace, mi auguro che la pace ci sia in tutto il mondo, fa male al cuore vedere civili e bambini che lasciano la vita; dopo però facciamo un altro mestiere, il presidente Gravina si sta dando da fare per trovare soluzioni per riuscire a fare la gara a Udine con Israele in modo perfetto”, ha detto il neo ct Gennaro Gattuso durante la prima conferenza a Coverciano. “Israele è nel nostro girone, ci dobbiamo giocare, purtroppo c’è una guerra in atto e questo fa male”, ha rimarcato Gattuso.

Figc al lavoro per progetto umanitario

Intanto il presidente della Figc Gabriele Gravina sta parlando con la Uefa per capire se, in concomitanza con la partita Italia-Israele in programma a Udine, c’è la possibilità di aderire a qualche iniziativa per un aiuto in termini umanitari, pensando al dramma dei palestinesi e degli ostaggi israeliani. Da quanto trapela, una delle ipotesi che circola è quella di contribuire alla Uefa Foundations for Children che ha organizzato alcune iniziative in occasione della finale di Supercoppa europea tra Psg e Tottenham che si è svolta a Udine lo scorso 13 agosto. Appena definito, il progetto sarà comunicato, si prevede nelle prossime settimane: da parte della Figc, è stato rimarcato, c’è la volontà di fare qualcosa.

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