ROVIGO – Quattro scudetti (2016, 2021, 2023 e 2025), due Coppa Italia (2020, 2025), in prima squadra dalla stagione 2011-2012, Matteo Ferro, il faro della Rugby Rovigo, appende gli scarpini al chiodo.
Dopo una stagione fantastica vincendo tutto quello che c’era da vincere (scudetto e Coppa Italia insieme i Bersaglieri non li avevano mai vinti), Matteo Ferro a 33 anni decide di pensare al futuro. Un’offerta lavorativa irrinunciabile proveniente da Padova, laureato in Economia e Commercio, il rugby è stata la sua vita partendo dalla Monti Rovigo.
Nel corso degli anni è diventato il simbolo dei rossoblù, gli è mancata solo la Nazionale Maggiore, mentre in ambito giovanile dall’U17 all’U20 (Sei Nazioni di categoria incluso) ha vestito la maglia degli azzurrini. Ma per Matteo Ferro, oltre 200 presenze in rossoblù, c’è stata una sola maglia.
Esempio. Non solo vittorie, il capitano si vede soprattutto nelle sconfitte. Ci ha sempre messo la faccia, spalle larghe sostenute da 197 centimetri d’altezza, ha affrontato tutte le difficoltà che una città in mischia può comportare. Tra licenziamenti e fughe di allenatori, una finale scudetto letteralmente scippata e turbolenze societarie, in 14 anni lui c’è sempre stato. Con Edo Lubian e Bibi Quaglio era l’ultimo baluardo di una generazione di rugbisti made in Rovigo.
Nella festa dell’ultimo scudetto in piazza Vittorio Emanuele II si era commosso il 2 giugno scorso (LEGGI ARTICOLO), aveva promesso che avrebbe tentato l’assalto a quello che sarebbe stato un grande pokerissimo, ma di solo rugby non si vive. I treni importanti passano una volta sola. In Estate era stato annunciato dalla Monti Rugby Rovigo Junior la nomina a direttore sportivo (LEGGI ARTICOLO), ma il suo futuro era chiaramente tracciato con un ruolo dirigenziale in Prima Squadra.
Resta da capire ora chi sarà il capitano dei Bersaglieri. Due in pole position, Facundo Ferrario (attuale vice), e capitan futuro Matteo Moscardi, rodigino doc.
Per l’argentino dovrebbe essere l’ultima stagione a Rovigo, mentre per il figlio d’arte sarebbe una scelta in chiave futura. Il capitano della Rugby Rovigo è un ruolo dal peso specifico enorme, tutti i compagni di squadra hanno bisogno di un esempio da seguire, soprattutto i più giovani.
Giorgio Achilli
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