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Candida Morvillo
Le condizioni di salute di Emilio Fede si sono aggravate negli ultimi giorni. Il giornalista è ricoverato nella Residenza San Felice di Segrate
«Papà è in condizioni critiche, purtroppo»: la figlia di Emilio Fede, Sveva, conferma al Corriere le voci sulla salute del padre, ricoverato da tempo nella Residenza San Felice di Segrate, vicino Milano.
Le sue condizioni si sono aggravate negli ultimi giorni. «Continua a lottare come un leone. È un guerriero», aggiunge la figlia, che è al suo fianco per assisterlo, insieme a sua figlia Ottavia, mentre l’altro suo figlio, Guelfo, sta rientrando dall’estero per stare accanto al nonno nella sua battaglia più difficile.
L’ex direttore del Tg4 ha compiuto 94 anni il 24 giugno.
Fede è stato uno dei volti simbolo della televisione italiana: una carriera iniziata in Rai negli anni Sessanta, da inviato di guerra, proseguita da direttore del Tg1 e poi con l’approdo in Fininvest, dove Silvio Berlusconi lo volle alla guida del Tg4.
Per vent’anni, dal 1992 al 2012, il suo telegiornale fu la voce più schiettamente filoberlusconiana del piccolo schermo, amato e odiato, a tratti caricaturale, certo inconfondibile per quel tono di commento sempre sopra le righe. «Sono il direttore più criticato, ma anche il più guardato», rivendicava.
Con i suoi editoriali, le pause drammatiche, Fede ha incarnato un’epoca televisiva e un modo di fare giornalismo partigiano irripetibile.
La parabola professionale si è interrotta bruscamente nel 2012, quando lasciò Mediaset dopo il coinvolgimento nell’inchiesta Ruby. «Sono caduto, ma non ho mai smesso di essere Emilio Fede», disse una volta.
A segnare profondamente questo ultimo tratto della sua vita è stata anche la perdita di Diana De Feo, giornalista e poi parlamentare di Forza Italia, sposata nel 1963 e rimasta sua moglie per quasi sessant’anni. È morta nel giugno 2021, lasciando Fede vedovo dopo una vita intera, condivisa spesso a distanza, lui a Milano, lei fra Roma e Napoli, ma uniti da un rapporto continuo e profondo («ci sentiamo dieci volte al giorno», avevano raccontato insieme in un’intervista al Corriere). Una volta, per raggiungerla a Napoli per il compleanno, era stato persino arrestato, e poi subito rilasciato, con l’accusa di essere evaso dai domiciliari. La morte di Diana era stata un colpo durissimo per Fede. Lui stesso l’aveva definito «il dolore più grande».
Oggi, quell’uomo che ha attraversato cinquant’anni di tv e di storia italiana, che ha conosciuto tutti e raccontato tutti, e che tanto ha fatto discutere combatte l’ultima, la più personale delle sue guerre.
2 settembre 2025 ( modifica il 2 settembre 2025 | 14:57)
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