Giulio Ciccone si è staccato sulle prime rampe della salita che chiudeva la decima tappa della Vuelta di Spagna: 9,4 km al 6,1% di pendenza media per arrivare in cima a El Ferial Larra Belagua. Il portacolori della Lidl-Trek, che si era staccato sull’ascesa finale della frazione di domenica, è parso affaticato fin dalle prime pedalate e si è poi sfilato dal gruppo principale.

Si pensava che l’abruzzese mollasse il colpo e che perdesse diversi minuti in modo da uscire di classifica e cercare di  andare in fuga da lontano per provare a vincere una delle prossime frazioni. Il 30enne ha invece tenuto duro e ha stretto i denti, non andando alla deriva e salendo del suo passo senza perdere il contatto visivo nei confronti del danese Jonas Vingegaard, del portoghese Joao Almeida, dell’australiano Jai Hindley, del britannico Tom Pidcock, di Giulio Pellizzari.

Grazie all’aiuto dell’ottimo gregario Julien Bernard è riuscito a rientrare sul drappello dei migliori quando mancavano poco più di due chilometri alla vetta. Giulio Ciccone ha anche sprintato per la quinta piazza, chiudendo alle spalle di Pidcock con un distacco di 1’05” dall’australiano Jay Vine, impostosi dopo essere entrato nella fuga di giornata. L’azzurro ha guadagnato 26” nei confronti dell’austriaco Felix Gall, 37” sul colombiano Egan Bernal e 1’03” su Lorenzo Fortunato e l’ormai ex maglia rossa Tarsten Træen.

L’alfiere della Lidl-Trek resta ampiamente in classifica: è sesto a 2’05” da Vingegaard, a 1’39” da Traeen (che scivolerà progressivamente indietro), a 1’27” da Almeida, a 1’07” da Pidcock e a 2” da Gall. Il vantaggio è di invece 7” sullo statunitense Matteo Jorgenson, 11′ su Hindle e Pellizzari, 38” su Riccitello e 50” su Bernal. Giulio Ciccone resta in corsa per un piazzamento importante ma presto arriverà un verdetto sulle sue reali potenzialità.

Domani è prevista una frazione mossa a Bilbao (simile alla Classica di San Sebastian da lui vinta a inizio agosto), poi venerdì il micidiale arrivo in salita sull’Angliru (ultimi 12,4 km al 9,8% di pendenza media): dopo il verdetto emesso dal Mostro sapremo se l’azzurro potrà ancora lottare per la classifica o se dovrà virare sulle singole tappe, magari provando a conquistare la maglia a pois di miglior scalatore.