NOVARA – Tra Vuelta e classiche d’autunno con una nuova spinta italiana per il 2026. Approfittando dell’ultimo Grande Giro stagionale abbiamo incontrato Brent Copeland, general manager del team Jayco-AlUla che, oltre a parlarci delle ambizioni di classifica di Ben O’Connor, ci ha raccontato dei piani per il futuro e dei nuovi innesti.

Conca c’è già, Covi arriverà

Come annunciato, Alessandro De Marchi lascerà il ciclismo professionistico, mentre Filippo Zana ha concluso la sua avventura col team australiano, firmando con la Soudal Quick-Step. Eppure, in casa Jayco-AlUla si continua a parlare italiano. Agosto, infatti, ha portato in dote i due che si sono contesi la maglia tricolore fino all’ultimo respiro: Filippo Conca e Alessandro Covi, messi sotto contratto fino al 2027. Entrambi sono accomunati da una gran voglia di riscatto, per confermare quanto di buono visto a Gorizia.

«Come qualsiasi altra squadra – comincia a spiegare Copeland – cerchiamo dei talenti che si integrino nell’organico, non soltanto in corsa, e che rientrino nel nostro budget. Non scegliamo un corridore piuttosto che un altro per la sua nazionalità o per altri dettagli specifici. Cerchiamo ragazzi che a livello di mentalità si avvicinino il più possibile alla nostra e che possano rappresentare un valore aggiunto. Penso proprio che sia Conca sia Covi siano due ottime aggiunte e che rappresentino perfettamente quello che cerchiamo in un corridore».

Conca ha già debuttato in maglia Jayco-AlUla. Qui è a Plouay, domenica scorsa

Conca ha già debuttato in maglia Jayco-AlUla. Qui è a Plouay, domenica scorsa

Ragazzi in cerca di spazio

Rilanciato nel ciclismo che conta dallo Swatt Club, Conca ha già cominciato a far sfoggio della nuova e fiammante maglia tricolore. Ha infatti esordito a Ferragosto col nuovo team in Belgio e supportando lo scorso weekend a Plouay Michael Mattews (poi 8° al traguardo della Bretagne Classic).

«Noi volevamo gente – prosegue Copeland – che pensasse alla squadra più che ai propri risultati personali. Dopo alcuni colloqui con Filippo, abbiamo pensato che sarebbe stato l’inserimento perfetto. Siamo felici che sia salito a bordo.

Covi, invece, chiuderà la stagione con il Uae Team Emirates e poi scatterà il suo biennale con la nuova maglia, convinto di ritrovare nuove motivazioni e di tornare a crescere. Soprattutto sperando di avere maggior spazio rispetto a quello avuto nella corazzata degli Emirati. 

Covi lascia il UAE Team Emirates per avere più spazio alla Jayco-AlUla

Covi lascia il UAE Team Emirates per avere più spazio alla Jayco-AlUla

Sorpresa Vendrame

Ma il general manager della Jayco-Alula non si ferma qui ed è pronto a calare il Joker per fare tris di italiani, anzi poker contando Davide De Pretto già presente in rosa. Nelle prossime ore, infatti, verrà ufficializzato l’ingaggio di Andrea Vendrame. Dopo sei anni con la Decathlon AG2R, il trentunenne di Santa Lucia di Piave aveva bisogno di stimoli e spera di ritrovare quella gamba che nel maggio 2024 gli permise di vincere la diciannovesima frazione del Giro con arrivo a Sappada. In apertura, il veneto vince la quarta tappa del Tour du Limousin.

«Stiamo cercando di formare il miglior team possibile per il 2026 – ci aveva detto Copeland al via della Vuelta – ma ogni anno è necessario uno sforzo economico maggiore. Diventa difficile riuscire a mettere su una squadra che possa essere sempre competitiva o votata all’attacco. Ci sarà ancora qualche annuncio, nessun grosso nome da scuotere il mondo del ciclismo, ma innesti mirati che possono integrarsi al meglio nel nostro organico». Ed ecco dunque un altro tassello a comporre il mosaico degli aussie.

La Jayco-AlUla, anche quella di domani, sarà incentrata attorno a O’Connor

La Jayco-AlUla, anche quella di domani, sarà incentrata attorno a O’Connor

Tutti per O’Connor

Una squadra che, giocoforza, sarà costruita attorno a Ben O’Connor, ricaricato da questa nuova avventura finalmente con un team australiano dopo una lunga percorrenza in AG2R.  «Ben sta bene – spiega Copeland – ha fatto una bella preparazione e ha disputato un ottimo Tour de France. Quando vinci la tappa regina alla Grande Boucle, superando campioni del calibro di Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard, è qualcosa di fantastico».

Dopo i successi di maggio al Giro con Plapp (Castelraimondo) e Harper (Sestriere), la fiammata al Tour dello stesso O’Connor nel tappone di Courchevel, ora Copeland sogna il triplete alla Vuelta. Soltanto nel 2022, il team australiano era riuscito a imporsi in tutti i tre Grandi Giri. Nella Corsa Rosa arrivarono le due stoccate di Yates e quella di Sobrero nella crono finale di Verona, alla Grande Boucle gli acuti di Groenewegen e Matthews, ora manca la ciliegina nella corsa a tappe spagnola. Di qui a fine stagione, le occasioni per continuare nella striscia positiva non mancano, anche se O’Connor ha scelto di non disputare il mondiale, che vedrà Jai Hindley come punta dell’Australia, facendo rotta invece in modo deciso sul Lombardia.