di
Alice D’Este
Era stato vicepreside in un istituto tecnico di Treviso: «Persona stimata da studenti e colleghi. Un insegnante severo ma giusto»
«Se ne è andato come l’ho sempre visto arrivare: in bicicletta». Selena Nardin, assessora alle politiche sociali del comune di Ponzano Veneto (Treviso), ricorda con queste parole Diego Lapaine, suo ex insegnante di matematica ed ex vicepreside dell’Istituto tecnico industriale Fermi di Treviso, morto in bicicletta lunedì primo settembre a Villorba. L’uomo di 71 anni è stato travolto da un’auto guidata da un giovane diciottenne senza patente. Ora la procura indaga per omicidio stradale.
«Persona equilibrata»
«Il professor Lapaine era una persona equilibrata, era stimato sia dagli studenti sia dai suoi colleghi – dice Nardin – io mi sono diplomata nel 1997 e l’ho avuto come insegnante per diversi anni nel mio percorso scolastico. Era una persona riservata, rispettava il suo ruolo, metteva nella giusta prospettiva il rapporto tra insegnante e studente, sapeva usare la diplomazia anche nei rimproveri». Quando è stato investito Lapaine stava facendo un giro in bicicletta, in sella a una Wilier che utilizzava spesso. «Lo ricordo arrivare a scuola ogni mattina- dice Nardin – sempre in sella alla bici, tranne nei giorni di pioggia. Era appassionato e nelle due ruote trovava una certa libertà».
«Una persona riservata»
Gli ex studenti lo ricordano come una persona rigorosa e molto rispettosa. «Severo ma giusto» suggeriscono quasi col sorriso. Un uomo che non esponeva mai in classe i dettagli della sua vita privata e che dava a tutti la giusta considerazione. «Non superava quella barriera educativa positiva che spesso ci vorrebbe anche oggi tra docenti e studenti – dice Nardin – teneva separata la sua vita privata, al punto che non abbiamo mai conosciuto la sua famiglia. Mi è capitato di trovarlo anni dopo la scuola, lo salutavo sempre con piacere».
«Voglio esprimere le mie condoglianze alla sua famiglia – dice Antonello Baseggio, sindaco di Ponzano – oltre a questo vorrei dire che sono anche molto preoccupato per quello che sta accadendo ai giovani d’oggi. Non si percepisce più il limite in nessun caso. È stata persa la consapevolezza delle proprie azioni e il valore che viene dato alla vita».
«Usava sempre i modi giusti»
Da quando era in pensione, ogni tanto Lapaine dava ripetizioni agli studenti. «Noi ex colleghi siamo rimasti tutti sconvolti – dice Mario Moretti, del sindacato Flc Cgil di Treviso che lavorava nella segreteria del Fermi quando Lapaine insegnava- era una persona molto gentile, professionale e attenta a tutto. Una di quelle persone serene, pure nel modo di fare, che lasciano un bel ricordo anche quando finisce il rapporto lavorativo. Tra tutti i miei ex colleghi c’è una commozione diffusa e siamo increduli. C’è il dispiacere per il professore ma soprattutto per la persona: un uomo attento a usare sempre i modi giusti parlando con gli altri. Un uomo vecchio stampo, d’altri tempi».
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2 settembre 2025 ( modifica il 2 settembre 2025 | 17:53)
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