Parlare di vaccini genera sempre opinioni contrastanti. Negli ultimi anni, il dibattito si è acceso ulteriormente dopo l’approvazione di un nuovo piano vaccinale obbligatorio da parte del Consiglio dei Ministri.

Ma prima di entrare nei dettagli, vediamo cosa sono i vaccini, quali malattie aiutano a prevenire, quando sono necessari nei viaggi, e qual è la differenza tra vaccinazione e profilassi.

Non sono un medico, e non voglio dare risposte assolute. Ma posso raccontare cosa ho imparato come mamma, viaggiatrice e persona che cerca di informarsi. Perché quando ci sono di mezzo i nostri figli, la consapevolezza è fondamentale.

Cos’è un vaccino?

Piano vaccinale

Vaccini

Partiamo dalle basi.
Un vaccino è un preparato contenente materiale biologico inattivato o attenuato, derivato da virus o batteri, che stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi senza causare la malattia.

Funziona in modo molto intelligente: presenta al sistema immunitario una versione indebolita o inattiva dell’agente infettivo, così il corpo può imparare a riconoscerlo e a combatterlo in futuro, prima ancora che ci faccia ammalare.

Il nostro sistema immunitario crea anticorpi specifici e soprattutto cellule memoria, pronte ad attivarsi se e quando quell’agente dovesse fare davvero capolino.
È un po’ come una simulazione. Il corpo “si allena” con una versione innocua della malattia per poi essere pronto a respingerla sul serio.

Esistono diversi tipi di vaccini:

  • Vaccini inattivati
  • Vaccini a virus o batteri attenuati
  • Vaccini a subunità (esotossine, proteine purificate)
  • Vaccini combinati o polivalenti, che proteggono da più patologie contemporaneamente.

Ma i vaccini sono sicuri?

Vaccinazione viaggio

Domanda lecita.
Nessun vaccino – come nessun farmaco – è sicuro al 100%. Possono esistere effetti collaterali, nella maggior parte dei casi lievi, come febbre o gonfiore nel punto dell’iniezione. In rari casi, più gravi.

Ma se guardiamo alla storia della medicina, ci rendiamo conto di una cosa: i vaccini hanno cambiato il mondo.

Malattie terribili come il vaiolo o la poliomielite sono praticamente scomparse in molti Paesi proprio grazie alle campagne vaccinali.

Un paio di dati? Il vaiolo, prima del vaccino, uccideva una persona su tre. La poliomielite causava paralisi permanenti in un caso su 200 e la morte nel 5-10% dei malati. Dati che fanno riflettere.

E per chi obietta che con i vaccini ci guadagnano solo le case farmaceutiche.
La risposta è che anche se ci si ammala della malattia per cui non si è stati vaccinati le case farmaceutiche possono guadagnarci vendendo i medicinali per curarsi.

Effetti collaterali, sì. Ma anche informazione.

Quello che spaventa di più, lo capisco, è il fatto che non possiamo prevedere come il corpo reagirà a un vaccino(così come ad un qualsiasi farmaco). C’è chi ha una reazione lieve, chi nessuna, e chi potrebbe avere una risposta più intensa.

Ecco perché è importante parlarne con il proprio medico. Chiedere. Informarsi. Capire.
Ognuno reagisce a modo suo, e conoscere la propria storia clinica aiuta a fare scelte più consapevoli.

Esistono persone che non possono vaccinarsi?

Sì, ci sono soggetti per cui la vaccinazione può rappresentare un rischio troppo elevato. Parliamo di:

  • persone con allergie gravi a componenti del vaccino
  • soggetti immunodepressi
  • chi ha una particolare suscettibilità a reazioni avverse

E poi ci sono i cosiddetti non responder: persone che, anche se vaccinate, non sviluppano una risposta immunitaria efficace. Ecco perché è così importante che chi può si vaccini: per proteggere anche chi non può farlo. Si chiama immunità di gregge, ed è una forma di protezione collettiva.

Viaggiare con bambini: servono vaccini o profilassi?

Vaccino Bambini viaggio

Torniamo al nostro argomento principale: siamo famiglie in viaggio quindi la questione vaccinazione si può presentare anche quando si decide di intraprendere un viaggio in un particolare paese.

Come comportarsi in questo caso con i nostri bambini?
Prima di tutto informarsi grazie a canali autorevoli come :

Tramite questi specialisti avrete la possibilità di stabilire se siano o no necessarie e consigliabili delle vaccinazioni o profilassi.

E se si viaggia con neonati?

Vaccino neonati viaggio

Si può fare, ma serve attenzione. Nei primi mesi di vita, i neonati hanno ancora una protezione “passiva” trasmessa dalla mamma, che però tende a svanire dopo i sei mesi.

Alcuni vaccini o profilassi sono sconsigliati sotto l’anno, in particolare quelli più pesanti come l’antimalarica.
La domanda da farsi è semplice: è un viaggio necessario, o può aspettare?

Vaccino o profilassi? Facciamo chiarezza

Molto spesso, quando si parla di viaggi e salute, spuntano entrambi i termini: vaccinazione e profilassi. Ma non sono sinonimi.

  • Il vaccino è una singola azione: si somministra una dose per stimolare la produzione di anticorpi e immunizzare contro una determinata malattia.
  • La profilassi, invece, è un concetto più ampio. Riguarda tutte le misure di prevenzione contro un’infezione: può includere vaccini, ma anche farmaci (come quelli contro la malaria), disinfettanti, regole igieniche, comportamenti da seguire in viaggio.

Insomma, il vaccino è uno strumento. La profilassi è la strategia.

Dove richiedere le vaccinazioni o profilassi

Non è detto che se visiterete un determinato Paese in cui è suggerita una vaccinazione o profilassi dobbiate per forza sottoporvene.

Noi, per esempio, abbiamo deciso di non sottoporci la profilassi antimalarica in previsione del nostro viaggio in Madagascar dopo aver valutato tutte le possibili controindicazioni, le caratteristiche del nostro viaggio ed i benefici della profilassi stessa.

Se, invece, optate per un’immunizzazione dovete concordarla con il medico igienista che fisserà con voi uno o più appuntamenti per la vaccinazione stessa.

Alcune domande – e risposte – su vaccinazioni e viaggio

E per finire alcune domande – risposte relative a vaccini e bambini.

Viaggiando spesso sono consigliate vaccinazioni definiamole “base” per alcune malattie?

Generalmente si valuta caso per caso e destinazione per destinazione.

Nel nostro caso, in concomitanza con il viaggio in Madagascar e successivamente in Egitto abbiamo preferito vaccinarci contro l’epatite A.

E’ sicuro per i neonati affrontare un viaggio al di sotto di una certa età, e per di più non ancora vaccinati?

No, non esiste un’età minima per viaggiare.

Nei primi mesi di vita un neonato è protetto dagli anticorpi che gli ha trasmesso la mamma durante la gravidanza e l’allattamento.
Questa parziale immunità si attenua verso i 6 mesi del bambino e van scomparendo verso i 18.

E per quanto riguarda destinazioni esotiche dove sarebbero richieste vaccinazioni e profilassi particolari?

Generalmente sotto il primo anno di vita, ed in alcuni caso fino ai tre anni, alcune profilassi e vaccini sarebbero sconsigliati, come per esempio quella antimalarica.

In ogni caso deve essere un medico specialista a valutare la questione danno-beneficio.
Alla famiglia va la valutazione: è davvero un viaggio necessario o si può attendere che il bambino cresca?

Prima di vaccinarsi: serve uno screening?

A volte sì. In particolare se si hanno allergie note, patologie croniche o dubbi. Uno screening può aiutare a capire se ci sono rischi, e anche a verificare la risposta immunitaria dopo il vaccino, soprattutto nei casi in cui si voglia proteggere anche i non responder.

Alla fine, la decisione spetta a ciascuna famiglia. Ma una cosa è certa: informarsi è il primo passo per decidere con serenità.
Che si tratti di viaggi, scuola o salute in generale, la conoscenza è la vera protezione.

E se un giorno i nostri figli ci chiederanno perché li abbiamo vaccinati o meno, o perché abbiamo scelto di fare (o non fare) una profilassi… sapremo rispondere.

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