La ‘Giornata di disordini’ indetta per chiedere la liberazione degli ostaggi e la fine immediata della guerra. Intanto, anche il Belgio riconoscerà lo Stato di Palestina all’Assemblea dell’Onu. Una decisione che provoca la dura reazione del ministro israeliano di estrema destra Ben-Gvir: “I Paesi europei finiranno per sperimentare il terrore in prima persona’”. In Libano attacco israeliano contro i caschi blu Unifil
La ‘Giornata di disordini’ indetta per chiedere la liberazione degli ostaggi e la fine immediata della guerra è cominciata questa mattina presto con i manifestanti che hanno incendiato diversi cassonetti intorno alla residenza del premier Benyamin Netanyahu a Gerusalemme, per creare un ‘anello di fuoco’ attorno al luogo. Uno degli incendi è stato appiccato a 100 metri dalla residenza ufficiale del primo ministro. Le leader della protesta sono Anat Engerst, madre del rapito Matan, e Vicky Cohen, madre di Nimrod. \n\n
Intanto anche il Belgio riconoscerà lo Stato di Palestina all’Assemblea dell’Onu. Una decisione che provoca la dura reazione del ministro israeliano di estrema destra Ben-Gvir: ‘I Paesi europei che si abbandonano all’ingenuità e si arrendono alle manipolazioni di Hamas finiranno per sperimentare il terrore in prima persona’.
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Il presidente israeliano Herzog è atteso in Vaticano dove giovedì incontrerà papa Leone. Tra i temi la sorte di Gaza e degli ostaggi e la protezione dei cristiani in Medio Oriente
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Le Forze di difesa israeliane e lo Shin Bet hanno ucciso il terrorista Misbah Salim Misbah Daya, il capo a Gaza del gruppo terroristico delle Brigate Mujahideen. Lo ha riferito l’Idf pubblicando il filmato dell’attacco attuato la scorsa settimana durante le operazioni in corso nella Striscia di Gaza. In realtà è la quarta volta che l’Idf afferma di aver eliminato il leader dell’organizzazione negli ultimi mesi, dopo che i predecessori di Dayyah sono stati tutti uccisi dalle forze di sicurezza israeliane.
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Un gruppo di 365 riservisti contrari alla conquista di Gaza City ha annunciato in una lettera che non si sarebbe più presentato in servizio in caso di richiamo a combattere. L’iniziativa è affiliata al gruppo di sinistra contro la guerra Standing Together. \”Siamo oltre 365 soldati, e il numero continua a crescere, che hanno prestato servizio durante la guerra e hanno dichiarato che non si presenteranno in servizio quando saranno richiamati\”, ha dichiarato ieri il sergente Max Kresch in una conferenza stampa a Tel Aviv. \”Ci rifiutiamo di prendere parte alla guerra illegale di Netanyahu e consideriamo un dovere patriottico rifiutare e chiedere conto ai nostri leader\”. Kresch, un medico da combattimento, ha affermato che il gruppo di riservisti e soldati è composto dalle stesse persone che si sono precipitate in prima linea durante l’attacco guidato da Hamas del 7 ottobre 2023 per proteggere Israele. \”È proprio questo stesso senso del dovere che ci spinge a rifiutare\”, ha dichiarato. Intanto un’organizzazione di mogli di soldati ha dichiarato al Wall Street Journal che un gran numero di uomini, dopo mesi di guerra, sono ora disoccupati, divorziati o sull’orlo della rovina finanziaria per il tempo trascorso lontano da casa.
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L’Unifil ha dichiarato che alcuni droni israeliani hanno sganciato quattro granate nei pressi delle forze di pace, in quello che è stato definito \”uno degli attacchi più gravi\” contro il proprio personale dal cessate il fuoco di novembre. \”Ieri mattina, alcuni droni delle Forze di difesa Israeliane hanno sganciato quattro granate nei pressi delle forze di pace dell’Unifil impegnate a rimuovere i blocchi stradali che impedivano l’accesso a una postazione delle Nazioni Unite\”, ha dichiarato la forza Onu.
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La ‘Giornata di disordini’ indetta per chiedere la liberazione degli ostaggi e la fine immediata della guerra è cominciata questa mattina presto con i manifestanti che hanno incendiato diversi cassonetti intorno alla residenza del premier Benyamin Netanyahu a Gerusalemme, per creare un ‘anello di fuoco’ attorno al luogo. Uno degli incendi è stato appiccato a 100 metri dalla residenza ufficiale del primo ministro. Le leader della protesta sono Anat Engerst, madre del rapito Matan, e Vicky Cohen, madre di Nimrod. Le manifestazioni sono iniziate spontaneamente alle 6.30 (5.30 in Italia) ma erano previste alla Knesset a mezzogiorno.
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La ‘Giornata di disordini’ indetta per chiedere la liberazione degli ostaggi e la fine immediata della guerra è cominciata questa mattina presto con i manifestanti che hanno incendiato diversi cassonetti intorno alla residenza del premier Benyamin Netanyahu a Gerusalemme, per creare un ‘anello di fuoco’ attorno al luogo. Uno degli incendi è stato appiccato a 100 metri dalla residenza ufficiale del primo ministro. Le leader della protesta sono Anat Engerst, madre del rapito Matan, e Vicky Cohen, madre di Nimrod.
Intanto anche il Belgio riconoscerà lo Stato di Palestina all’Assemblea dell’Onu. Una decisione che provoca la dura reazione del ministro israeliano di estrema destra Ben-Gvir: ‘I Paesi europei che si abbandonano all’ingenuità e si arrendono alle manipolazioni di Hamas finiranno per sperimentare il terrore in prima persona’.
Il presidente israeliano Herzog è atteso in Vaticano dove giovedì incontrerà papa Leone. Tra i temi la sorte di Gaza e degli ostaggi e la protezione dei cristiani in Medio Oriente
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48 minuti fa
Idf e Shin Bet: ucciso capo Brigate Mujahideen a Gaza
Le Forze di difesa israeliane e lo Shin Bet hanno ucciso il terrorista Misbah Salim Misbah Daya, il capo a Gaza del gruppo terroristico delle Brigate Mujahideen. Lo ha riferito l’Idf pubblicando il filmato dell’attacco attuato la scorsa settimana durante le operazioni in corso nella Striscia di Gaza. In realtà è la quarta volta che l’Idf afferma di aver eliminato il leader dell’organizzazione negli ultimi mesi, dopo che i predecessori di Dayyah sono stati tutti uccisi dalle forze di sicurezza israeliane.
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07:50
Israele, gruppo di riservisti annuncia che non si presenterà
Un gruppo di 365 riservisti contrari alla conquista di Gaza City ha annunciato in una lettera che non si sarebbe più presentato in servizio in caso di richiamo a combattere. L’iniziativa è affiliata al gruppo di sinistra contro la guerra Standing Together. “Siamo oltre 365 soldati, e il numero continua a crescere, che hanno prestato servizio durante la guerra e hanno dichiarato che non si presenteranno in servizio quando saranno richiamati”, ha dichiarato ieri il sergente Max Kresch in una conferenza stampa a Tel Aviv. “Ci rifiutiamo di prendere parte alla guerra illegale di Netanyahu e consideriamo un dovere patriottico rifiutare e chiedere conto ai nostri leader”. Kresch, un medico da combattimento, ha affermato che il gruppo di riservisti e soldati è composto dalle stesse persone che si sono precipitate in prima linea durante l’attacco guidato da Hamas del 7 ottobre 2023 per proteggere Israele. “È proprio questo stesso senso del dovere che ci spinge a rifiutare”, ha dichiarato. Intanto un’organizzazione di mogli di soldati ha dichiarato al Wall Street Journal che un gran numero di uomini, dopo mesi di guerra, sono ora disoccupati, divorziati o sull’orlo della rovina finanziaria per il tempo trascorso lontano da casa.
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07:50
Unifil, attacco israeliano in Libano contro i caschi blu
L’Unifil ha dichiarato che alcuni droni israeliani hanno sganciato quattro granate nei pressi delle forze di pace, in quello che è stato definito “uno degli attacchi più gravi” contro il proprio personale dal cessate il fuoco di novembre. “Ieri mattina, alcuni droni delle Forze di difesa Israeliane hanno sganciato quattro granate nei pressi delle forze di pace dell’Unifil impegnate a rimuovere i blocchi stradali che impedivano l’accesso a una postazione delle Nazioni Unite”, ha dichiarato la forza Onu.
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07:44
Manifestanti incendiano cassonetti intorno casa Netanyahu
La ‘Giornata di disordini’ indetta per chiedere la liberazione degli ostaggi e la fine immediata della guerra è cominciata questa mattina presto con i manifestanti che hanno incendiato diversi cassonetti intorno alla residenza del premier Benyamin Netanyahu a Gerusalemme, per creare un ‘anello di fuoco’ attorno al luogo. Uno degli incendi è stato appiccato a 100 metri dalla residenza ufficiale del primo ministro. Le leader della protesta sono Anat Engerst, madre del rapito Matan, e Vicky Cohen, madre di Nimrod. Le manifestazioni sono iniziate spontaneamente alle 6.30 (5.30 in Italia) ma erano previste alla Knesset a mezzogiorno.
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