“Benvenute nel mio mondo rosa”. Valentina Liberatore sorride mentre apre la porta del suo studio nel quartiere Appio-Tuscolano di Roma. Make-up artist ed estetista, nel 2019 ha scoperto di avere un tumore al seno. Un nodulo al tatto anomalo, seguito da accertamenti e la conferma: “Avevo 32 anni – racconta – è stata una doccia fredda, il cancro lo vedi da lontano, non ti aspetti capiti a te”.

Dopo l’intervento chirurgico e la chemioterapia, oggi sta bene ed è diventata un’esperta di bellezza oncologica. “Prima della malattia lavoravo per un’azienda di medicina estetica, – racconta – vendevo alle altre donne un sogno di bellezza: seni prosperosi, filler. Nei weekend lavoravo in discoteca, vivevo una vita patinata. Quando ho saputo che dovevo fare chemioterapia è stato un trauma. La mia più grande preoccupazione, oltre alla perdita dei capelli, era il fatto che, perdendo la mia immagine, avrei perso anche il mio lavoro”.

Determinata a non lasciarsi “imbruttire” dalla malattia, Valentina si trucca per restituire alla sua pelle un colorito naturale e cura le sopracciglia, prima che inizino a cadere. Presto, scopre che c’è la possibilità di impedire la caduta dei capelli durante la chemio, grazie all’utilizzo di un casco refrigerante.

“Ho fatto una promessa a me stessa – spiega – se fossi riuscita a salvare anche una parte dei miei capelli, avrei aiutato altre donne a fare lo stesso e a fare raccolte fondi per poter aumentare la disponibilità dei caschi refrigeranti in tutta Italia”.

Decide quindi di creare una community online, dove condivide tutorial e consigli con le donne che affrontano terapie oncologiche. Da come gestire gli effetti collaterali delle terapie (nausea, caduta dei capelli) a tutorial per applicare ciglia finte e suggerimenti su parrucche, protesi e reggiseni da acquistare. Questa community diventa una rete di supporto reciproco, estendendosi anche a professionisti del settore.

“La community online ci ha dato l’opportunità di rimanere in contatto tra di noi e di fare rete – spiega – io ho deciso di portare questa solidarietà e questo scambio anche al di fuori dell’online”. Così, appena ha aperto il suo primo studio, Valentina non ci ha pensato due volte: ha iniziato a offrire, oltre ai servizi di bellezza tradizionali, servizi gratuiti o convenzionati per malate oncologiche. Tra questi anche il tatuaggio gratuito del capezzolo 3D dopo la ricostruzione chirurgica.

“Aiutare le persone a mantenere la propria immagine significa salvaguardarne l’identità – conclude Valentina – è un modo per dare loro l’opportunità di riconoscersi allo specchio”.