ANSAcom – In collaborazione con
Aferetica
Rigenerare gli organi destinati ai trapianti per aumentare il successo degli interventi e ridurre le complicazioni post-operatorie. È l’obiettivo di un nuovo sistema per il trattamento degli organi messo a punto dalla pmi emiliana Aferetica. La tecnologia – ‘PerLife Pro’, certificata Mdr in base al Regolamento Ue sui dispositivi medici numero 2017/745 – è stata sviluppata nelle sedi di Aferetica a San Giovanni in Persiceto, nel Bolognese, e a Mirandola, nel Modenese, e debutterà il 19 e 20 settembre al Workshop internazionale Purification Therapies 2025 che si svolgerà a Milano. Il sistema, spiega Aferetica, sviluppato sulla base del brevetto ‘Controlled Oxygenated Rewarming’, permette di riportare gli organi da trapiantare da una temperatura di 4 gradi a 37 gradi, restituendoli a condizioni fisiologiche prima dell’impianto e consentendo di valutarne la funzionalità. L’obiettivo è quello di recuperare fino al 30% di organi non idonei, aumentare il successo dei trapianti e ridurre le possibile complicanze. “È una svolta per la perfusione e la cura degli organi – sottolinea l’ad di Aferetica, Mauro Atti – Con PerLife Pro consolidiamo la nostra crescita internazionale”. “Aferetica è nata nel 2013. Avevamo oltre 30 anni di esperienza nel mondo della dialisi e della circolazione extracorporea del sangue. Così ci è venuta l’idea di applicare tecnologie e conoscenze che avevamo accumulato in quegli anni in nuovi campi, in particolare nel mondo dei trapianti. Siamo partiti dal polmone, che è l’organo più complesso da trattare, anche se poi è quello su cui si fanno meno trapianti”, spiega l’amministratore delegato di Aferetica, Mauro Atti. “I risultati sono arrivati, così clamorosi da meritare la copertina della rivista dell’Esot (European Society for Organ Transplantation, ndr) e ci hanno spinti a proseguire con gli altri organi. Il metodo seguito è quello della ricerca collaborativa, della creazione di reti con altre realtà del distretto biomedicale di Mirandola, con le Università, con gli ospedali e i centri di ricerca Italiani, prima di tutto, ma poi di tutto il mondo”. “Le idee le abbiamo sempre trovate nella discussione con chi realmente cura il paziente”, dice Atti. La tecnologia che debutterà all’evento di Milano introduce il sistema brevettato di Controlled Oxygenated Rewarming (Cor): gli organi espiantati vengono riportati progressivamente a condizioni fisiologiche (37 gradi) prima dell’impianto, valutandone la funzionalità e riducendo il rischio di complicazioni post-operatorie. A fine 2024 Aferetica aveva certificato anche PerTravel, tecnologia per trasportare gli organi senza dover ricorrere all’utilizzo del ghiaccio, rendendo più agevole una fase cruciale per il buon esito dei trapianti. “Fino a ieri gli organi sono stati conservati in ghiaccio, quindi a una temperatura ipotermica vicino ai 4 gradi e immediatamente dopo il trasporto in ghiaccio venivano trapiantati ed esposti a shock da 37 gradi”, ossia alla temperatura corporea del paziente, spiega Andjela Kurevija, marketing manager di Aferetica e responsabile del progetto Perlife sistema di perfusione dedicato a rene e fegato. Dal 2021, con i sistemi Aferetica sono stati effettuati oltre 800 trapianti nel mondo. Più di 30 centri internazionali, tra Europa e America Latina, utilizzano le piattaforme italiane di perfusione. Il nuovo PerLife Pro potenzia le caratteristiche del precedente PerLife, applicando tecnologie aferetiche per la purificazione degli organi da molecole tossiche e mediatori infiammatori. La certificazione europea Mdr rappresenta un passaggio cruciale: “Averla ottenuta – aggiunge Atti – significa garantire continuità e prospettiva internazionale, in un momento in cui molte Pmi biomedicali rischiano di non sopravvivere alla nuova normativa”.
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