Chiuso il mercato, le pedine si dispongono sullo scacchiere: così è messo il Toro

Come sempre dopo ogni sessione di calciomercato, tutte le pedine sono posizionate sullo scacchiere. In casa Torino è cambiato tanto, a partire dalla guida tecnica con l’arrivo di Baroni. Cambiata anche l’impostazione tattica di riferimento dai primi giorni di lavoro al Filadelfia alle prime uscite ufficiali tra Coppa Italia e Serie A con il 4-2-3-1 che ha lasciato il posto al 4-3-3. In più le cessioni, da quelle illustri a quelle meno impattanti, e gli arrivi a modificare l’ossatura della rosa granata.

Torino, mercato chiuso: le gerarchie con Baroni in difesa—  

Come dicevamo, il modulo di riferimento a oggi è il 4-3-3. In porta non ci sono mai stati dubbi legati alle gerarchie. Con Vanja partito in direzione Napoli, il Torino è andato alla ricerca di un primo portiere confermando Paleari come secondo e sostituendo Popa a Donnarumma nel ruolo di terzo. Per difendere i pali granata il designato è sempre stato Israel. Per quanto riguarda la difesa, il Torino conta due scelte per ruolo con una terza possibile per il ruolo di terzino destro. Giudicando quanto visto finora, la prima opzione per la corsia destra è Pedersen con Lazaro prima alternativa e Dembelé a seguire; sul fronte opposto invece si profila un possibile cambio di gerarchia, Nkounkou insidia Biraghi. Capitolo centrali, la coppia che al momento ha dato più garanzie a Baroni e che quindi parte avvantaggiata è Coco-Maripan, ognuno dei due con una seconda scelta alle spalle, Ismajli sul centro-destra (che può anche giocarsela da titolare quando rientrerà dall’infortunio) e Masina sul centro-sinistra.

Torino, mercato chiuso: le gerarchie con Baroni a centrocampo—  

Il centrocampo ha cambiato volto negli ultimi giorni di mercato, con l’affondo per un play deciso solo dopo la gara d’esordio contro il Modena. A guidare in regia  sarà Asllani, lanciato subito come titolare con la Fiorentina. In due possono rilevarlo: Ilkhan, apprezzato nelle prime uscite stagionali, seguito da Tameze. Nel ruolo di mezz’ali partono avanti nelle gerarchie Casadei a destra e Gineitis a sinistra con le rispettive alternative, ovvero Anjorin e Ilic. Nel reparto offensivo gli attori che si spartiscono i ruoli sono sette. Sulla destra è Ngonge a star convincendo maggiormente Baroni rispetto ad Aboukhlal, sua alternativa; sulla corsia opposta invece il riferimento sarà Vlasic, adattato a esterno alta, con Njie al rientro dall’infortunio a fargli da secondo. La prima punta è un ruolo conteso a tre: Zapata, Simeone e Adams. Perciun e Gabellini rimarranno a metà tra prima squadra e Primavera.