L’Albania è una destinazione sorprendente per diversi motivi, dalle spiagge alle città UNESCO. Non tutti però sanno che vanta anche un patrimonio archeologico inestimabile. A dimostrarlo sono le numerose campagne di scavo portate avanti negli ultimi anni di cui l’ultima ha rivelato un tesoro eccezionale: nel cuore della valle di Bulqizë, un’équipe di archeologi ha portato alla luce la prima tomba monumentale di epoca romana mai identificata nel Paese.

Una scoperta che non solo arricchisce il patrimonio culturale nazionale, ma che apre nuove prospettive per chi desidera un viaggio capace di unire natura, cultura e storia.

La scoperta in Albania

Il villaggio di Strikçan, incastonato nella zona di Bulqizë, è diventato il centro dell’attenzione degli studiosi grazie al progetto di ricerca scientifica “Ricerche Archeologiche nella Valle di Bulqizë” condotto dall’Istituto di Archeologia. Qui, tra le colline e i paesaggi rurali, è emersa una struttura dalle dimensioni impressionanti: circa 9 metri di lunghezza per 6 di larghezza, con una camera funeraria alta 2,40 metri. La tomba monumentale romana si distingue per la sua articolazione architettonica, suddivisa in tre ambienti principali: la camera di sepoltura, un’anticamera e una monumentale scalinata d’accesso.

Ciò che rende il ritrovamento ancora più affascinante è la presenza di un’iscrizione bilingue, dedicata al defunto Gellianos e al dio Giove. Si tratta della prima iscrizione di questo tipo rinvenuta nella regione, un indizio prezioso del livello di romanizzazione e della ricchezza culturale che caratterizzava l’area durante l’antichità.

All’interno della tomba, gli archeologi hanno trovato anche oggetti che raccontano molto dello status sociale del personaggio sepolto: recipienti in vetro, manufatti in osso, armi e persino frammenti tessili intessuti con fili d’oro. Dettagli che confermano l’appartenenza del defunto a una classe elevata e che trasformano il mausoleo in una vera e propria finestra sul mondo romano in Albania.

Un patrimonio di grande valore storico e culturale

Si tratta di una scoperta eccezionale che ha convinto le autorità albanesi ad avviare rapidamente le procedure per la protezione del sito. Il monumento è stato infatti riconosciuto come patrimonio di grande valore storico e culturale, con l’obiettivo di preservarlo e renderlo, in futuro, visitabile anche per un pubblico più ampio.

Per i viaggiatori curiosi e appassionati di archeologia, la scoperta di Strikçan apre nuove possibilità di esplorazione. La regione di Dibra, già nota per i suoi paesaggi incontaminati e l’ospitalità autentica dei villaggi, diventa così una tappa imperdibile per chi desidera affiancare all’esperienza naturalistica un’immersione nella storia antica.

Passeggiare tra i sentieri della valle di Bulqizë, sapendo che sotto quei terreni si celano ancora segreti millenari, aggiunge un fascino speciale all’itinerario. E mentre gli studiosi continueranno a indagare sul mausoleo e sul suo ruolo nella storia romana dei Balcani, i turisti potranno già oggi sognare un viaggio in Albania capace di unire archeologia, avventura e scoperta culturale.