Eccolo, dunque, il look perfetto per lei: elegante certo, un filo di trucco e – perché no?! – un paio di sneakers per non rinunciare a un pizzico di praticità, ma anche perché non ama indossare i tacchi. Un sentimento abbastanza comune, in quanto non proprio sinonimo di comodità, ma che ora è costretta a indossare sul set del sequel de Il diavolo veste Prada.
Tornare a vestire i panni di Emily Charlton, ex assistente del caporedattore della rivista Runway Miranda Priestly ( Meryl Streep ), è «pazzesco», ma l’idea di passare intere giornate su vertiginosi tacchi a spillo? « È stato un brusco risveglio per tutti noi».
Emily Blunt sul set de Il diavolo veste Prada 2.
James Devaney
Ciò però non toglie nulla al gusto e al piacere di far rivivere un personaggio iconico con i pro e contro del caso perché rispetto a 20 anni, fa quando giravano il primo capitolo, ora c’è molta più attesa. Paparazzi che catturano diligentemente ogni momento e, dunque, per sopravvivere applica l’approccio zen di Anne Hathaway, cercando di farsi scivolare tutto addosso e non dar peso a ciò che la circonda.
Cresce ancor di più la voglia di vedere come sarà il secondo capitolo del film cult e rivedere Emily Blunt, lei che riesce a brillare sotto i riflettori senza smettere mai di restare se stessa, tra red carpet e oversize, tra tacchi vertiginosi e sneakers.