Da oggi mercoledì 3 settembre è attivo per tutti i cittadini del territorio Ulss 4 “Veneto Orientale” il numero telefonico unico 116117 da chiamare per accedere ai servizi territoriali, in particolare per l’accesso alla Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica).
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Il numero 116117 è multilingua, può essere contattato per richiedere assistenza, prestazioni o consigli sanitari non urgenti, l’attivazione di percorsi di presa in carico per bisogni legati alla non autosufficienza, alla disabilità, alla salute mentale e molto altro. Il 116117 è gratuito, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Permette di mettersi in contatto con un operatore che offrirà assistenza diretta, come nel caso della Continuità Assistenziale, oppure accompagnerà al servizio più adeguato alla presa in carico del bisogno di salute, attraverso i servizi presenti aziendali presenti sul territorio.
Quando chiamare e quando non chiamare l’116117
Si può chiamare il 116117: per contattare la Continuità Assistenziale (guardia medica); per informazioni sui servizi sanitari e sociosanitari del territorio; per essere accompagnati al servizio territoriale più rispondente al bisogno presentato; per avere un contatto con un operatore dell’Azienda Sanitaria.
Non si chiama il 116117: per prenotazioni CUP, che mantengono le note modalità (tramite il sito internet www.aulss4.veneto.it oppure da telefono 421 1547154); per assistenza in caso di emergenza (in cui va contattato sempre il 118).
I nodi del nuovo numero unico e il caso Cavallino-Treporti
Il nuovo numero unico, una misura richiesta dall’Unione Europea e già introdotta nell’Ulss 3 Serenissima, è stato tra le cause scatenanti di una serie di dimissioni registratesi in agosto nei servizi di continuità assistenziale dell’Ulss 4. Il timore dei medici dimissionari è che, essendo il centralino non in controllo dei medici, aumenti il carico di lavoro e la difficoltà di organizzazione. Secondo l’Ulss 4, dove questo numero è stato introdotto (ad esempio nell’Ulss 3 di Venezia), non c’è stato aumento del carico di lavoro.
Ma il problema è più profondo dato che, almeno per un altro mese, a Cavallino-Treporti (13 mila abitanti, più decine di migliaia di turisti) la guardia medica non c’è più: dovrebbe essere una situazione temporanea, con medici che di volta in volta possono arrivare da Jesolo per visite ad hoc. Come già raccontato da VeneziaToday, tra le cause delle dimissioni collettive, c’erano anche le prospettive riorganizzative che prevedevano, tra le altre cose, il taglio della sede di Cavallino-Treporti, con visite da fare a richiesta, come sta accadendo ora. Le dimissioni di massa hanno ovviamente acuito a carenza di personale, ed ecco la chiusura immediata, che si giura essere temporanea.
Ieri il tema è arrivato anche nel consiglio comunale di Cavallino, con una commissione consiliare, tenutasi ieri sera 2 settembre, riguardo la carenza di medici di base e l’assistenza sanitaria, convocata a seguito di una petizione che aveva raccolto 400 firme. L’evento è stato piuttosto partecipato, data anche la presenza, da remoto, del direttore generale dell’Ulss 4 Mauro Filippi.