Da una parte le esigenze della scuola: una nuova palestra per accogliere il crescente numero di alunni che frequentano l’istituto Parodi di Acqui Terme, in tutto oltre un migliaio. Dall’altra un intero quartiere a cui è stato sottratto un polmone verde e, da quando sono iniziati i lavori di costruzione della palestra, anche la tranquillità e la sicurezza.

la storia

Riscoprire Acqui Terme con l’Intelligenza artificiale: al Montalcini c’è il summer camp

Giovanna Galliano

02 Settembre 2025

L’esposto dei residenti

Ecco spiegato il perché dell’esposto, firmato dai residenti in zona Cappuccini, via Ferdinando Magellano e vie limitrofe.

Una lettera inviata non solo alla Provincia, responsabile dei lavori, ma anche al sindaco Danilo Rapetti, alla preside del Parodi Silvia Miraglia, ai vigili urbani, ai carabinieri e alle ditte che stanno eseguendo i lavori, la PM Tecnosystem e la Mynd Ingegneria srl.

L’esposto vuole chiedere garanzie per i diritti dei residenti, soprattutto per ciò che riguarda i rumori molesti causati dal cantiere e l’integrità del paesaggio. «Si tratta di lavori iniziati da mesi – spiegano nella lettera i residenti –, a noi però, che viviamo a fianco del cantiere, non sono stati comunicati. Stiamo parlando di un progetto che modificherà considerevolmente l’integrità del paesaggio residenziale del quartiere, la sua vivibilità e il valore delle proprietà immobiliari».

Frastuono all’alba

Ad aver fatto dissotterrare l’ascia di guerra ai residenti è l’assenza di una comunicazione in merito agli orari di lavoro. «Sono ormai un paio di mesi che alle 5,30 al massimo alle 6 il cantiere apre arrecando grave disturbo alla quiete pubblica – si legge anche nell’esposto –. Non si fermano neppure durante le fasce di rispetto orario visto che si continua a lavorare anche in pausa pranzo, senza nemmeno tenere conto del fatto che fra le abitazioni esiste una struttura ricettiva».

Proprio per questo motivo alla fine di luglio era stata fatta una segnalazione alla ditta che sta eseguendo i lavori. Una lamentela che finora è rimasta senza risposta.

il caso

Dopo le mense, anche l’asilo nido di Acqui Terme verrà privatizzato

Giovanna Galliano

21 Agosto 2025

Bivacchi e sosta selvaggia

Per i residenti a destare grande preoccupazione è la mancanza di una recinzione a protezione della scuola: «Abbiamo più volte segnalato che la notte, anche fino alle quattro del mattino: chi bivacca nel loggione dell’istituto, chi si ubriaca e schiamazza. Forse sarebbe il caso che si pensasse a impedire l’ingresso in ciò che rimane del giardino della scuola, come d’altra parte succede in tutte le scuole della città».

Problemi questi destinati ad assumere contorni più grandi con l’inizio dell’anno scolastico. La presenza del cantiere renderà ancora più difficile i momenti di ingresso e di uscita degli studenti.

Per i residenti sarebbe necessario impedire alle auto di parcheggiare in doppia o addirittura tripla fila non solo in via De Gasperi ma soprattutto in via Magellano che è a doppia corsia di marcia: «È importante che chi di dovere intervenga per rendere sicuro il traffico. Non solo per noi che viviamo nella zona ma anche per i ragazzi che non sempre sono cauti nell’attraversare la strada».

il caso

Mensa scolastica, ad Acqui il servizio va a Cirfood: confermato il prezzo del pasto

Giovanna Galliano

10 Agosto 2025