Undicesima tappa nei Paesi Baschi per la Vuelta a España 2025. Partenza ed arrivo in quel di Bilbao, percorso che prometteva scintille (non sono mancate), ma che non avrà un vincitore. Frazione infatti che si è conclusa a 3 chilometri dal traguardo a causa delle tante proteste pro Palestina arrivate dal pubblico iberico.

Giornata molto caotica dove il gruppo non ha avuto momenti di pausa, visto un’altimetria ricca di saliscendi ed anche una protesta arrivata subito dopo il via che ha costretto a neutralizzare la corsa per alcuni momenti. Mads Pedersen (Lidl-Trek), Marc Soler (UAE Team Emirates – XRG) ed Orluis Aular (Movistar Team) sono riusciti a guadagnare una manciata di secondi sul plotone nella fase iniziale. Soler ha staccato i compagni all’attacco, nel frattempo da dietro sono arrivati anche Victor Campenaerts ( Team Visma | Lease a Bike), Louis Vervaeke (Soudal Quick-Step), Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious) e Joel Nicolau (Caja Rural – Seguros RGA).

Sull’Alto del Vivero situazione rivoluzionata: si sono mossi Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious) e Mikel Landa (Soudal Quick-Step), ma il plotone è stato ben attento e sul secondo passaggio sulla salita basca si sono mossi i big. A provarci Joao Almeida, con un Jonas Vingegaard attento alla ruota: il gruppo si è compattato in vista dell’Alto de Pike, ma nel frattempo è arrivata la notizia di altre proteste nella zona del traguardo. Tempi neutralizzati a 3 chilometri dall’arrivo e vittoria non assegnata per la tappa odierna.

Il plotone sull’ultima ascesa ha visto comunque un Tom Pidcock scatenato attaccare per prendersi i secondi di abbuono in vetta e provare a guadagnare qualche metro sui rivali. Jonas Vingegaard in Maglia Rossa ha raggiunto il britannico in discesa e i due hanno strappato una decina di secondi su Almeida, mentre il drappello con Giulio Ciccone e Giulio Pellizzari ha terminato a mezzo minuto dalla vetta.