Forse un po’ ci eravamo tutti illusi. Le dichiarazioni della vigilia della partenza della Vuelta a España 2025 di Giulio Ciccone erano state chiare: si parte con voglia di guardare la corsa giorno dopo giorno, senza puntare chiaramente alla classifica generale.
La condizione monstre dell’inizio della corsa a tappe iberica però ci ha fatto sognare: il capitano della Lidl-Trek sembrava essere il secondo più in forma in salita, dietro solo ad un inarrivabile Jonas Vingegaard. L’obiettivo podio sembrava essere fattibile, vista anche l’assenza di tanti rivali di lusso.
Strada facendo però sono arrivate le prime difficoltà. Non stiamo parlando di una crisi vera e propria, ma in ogni caso l’abruzzese ad oggi paga quasi 3′ dalla Maglia Rossa e più di un minuto e mezzo dal podio. La top-10 non è in discussione e si può pensare anche di chiudere tra i primi cinque.
Calo di forma non netto, ma che si nota per l’azzurro: ora l’obiettivo diventerà vincere una tappa? Soprattutto sarebbe fondamentale iniziare a concentrarsi sul prossimo appuntamento: i Mondiali in Ruanda, dove, su un percorso favorevole, Ciccone potrebbe giocarsi le proprie carte.