Nell’aria da settimane, ma ora è ufficiale: Colton Herta ha deciso di salutare Andretti cedendo il posto a Will Power, in arrivo da Penske, lasciando la IndyCar per sbarcare in F1 con Cadillac, squadra in cui svolgerà il ruolo di test driver sostenendo Valtteri Bottas e Sergio Perez. Il 25enne californiano ha così dato una sferzata alla propria carriera, più volte accostata alla F1 negli ultimi anni, entrando dalla porta di servizio grazie a General Motors, che potrà impiegarlo nel dietro le quinte e nel corso delle FP1 obbligatorie per gli esordienti.
Un passaggio cruciale, questo, per Herta, specialmente in riferimento a quella Superlicenza FIA non conseguita attraverso i risultati in IndyCar, ora ottenibile nel caso in cui Herta dovesse svolgere le sessioni di prove libere con il neonato team a stelle e strisce. Non è ancora da scartare l’ipotesi che il figlio d’arte possa riuscirci correndo in F2 e, eventualmente, finire la stagione tra i primi tre classificati (la Top3 riceve 40 punti licenza)
HERTA: “LA F1 È SEMPRE STATA IL MIO SOGNO”
“Il mio sogno è sempre stato correre in Formula 1”, il primo commento di Herta. “Considero questo passo un’enorme opportunità verso quel traguardo. Per ora, la mia attenzione è rivolta a dare tutto me stesso alla Cadillac F1, contribuendo a costruire una squadra competitiva.”
UNA CARRIERA INDYCAR “A METÀ”
In IndyCar Herta ha sicuramente raccolto meno di quanto atteso, specialmente dopo esser diventato il più giovane pilota in grado di vincere una gara (Austin 2019). Nelle sette stagioni con Andretti ha conquistato nove vittorie, restando a bocca asciutta nel campionato concluso poche settimane fa. Il secondo posto del 2024 sembrava dare speranze per un 2025 da contendente al titolo, ma tra i record di Alex Palou, un team ancora alla ricerca del giusto equilibrio (Michael Andretti si è dimesso da proprietario ad inizio anno) e varie circostanze a sfavore non è riuscito ad andare oltre un mero settimo posto.
IL RITORNO IN EUROPA
Per Herta l’Europa non rappresenta una novità, così come la F1. Dieci anni fa, infatti, l’originario di Santa Clarita ha corso per Carlin in vari campionati, chiudendo al terzo posto il MSA Formula Championship (Formula 4) 2015, vinto da Lando Norris, per poi passare in EuroFormula Open e ottenere lo stesso risultato dietro a Leonardo Pulcini e Ferdinand Habsburg.
Tornato in America, Herta sembrava aver trovato i giusti sbocchi per primeggiare, ma come scritto qualche riga fa le cose non sono andate come sperato. Il primo tentativo verso la F1 è datato 2021, quando Andretti si è dimostrato interessato a Sauber, ai tempi Alfa Romeo, ma tutto si è risolto in un nulla di fatto. L’occasione di guidare una F1 è successivamente stata offerta da McLaren, che nel 2022 ha concesso a Herta la possibilità di provare la MCL35M del 2021 in un test a Portimao.
L’INIZIO DI UN NUOVO CAPITOLO: TANTO DA IMPARARE
Al di là di questi sporadici eventi Herta è sempre rimasto lontano dal circus, almeno fino ad oggi. L’ingresso di Cadillac in F1 ha rappresentato un occasione troppo ghiotta e Colton non se l’è fatta sfuggire, decidendo addirittura di mettere da parte l’impegno in IndyCar. Ora non resta che attendere per capire se la Superlicenza FIA arriverà attraverso i turni di libere o se, in caso contrario, Herta gareggerà in F2. Quest’ultima soluzione sarebbe molto utile per conoscere in maniera più approfondita le piste, al di là del lavoro svolto al simulatore.
RIPRODUZIONE VIETATA. I trasgressori saranno perseguibili a norma di legge