Le adesioni all’Opas di Siena sono arrivate al 38,5% del capitale di Piazzetta Cuccia, superando la condizione di efficacia fissata al 35% del capitale di Piazzetta Cuccia

Il Monte dei Paschi raggiunge il primo traguardo sul cammino verso Mediobanca. Le adesioni all’Opas di Siena sono arrivate al 38,5% del capitale di Piazzetta Cuccia, superando il 35% del capitale di Piazzetta Cuccia, vale a dire la soglia minima fissata dal documento d’offerta del Monte, un livello che sancisce l’efficacia dell’Ops dell’istituto toscano. È il risultato dell’accelerazione delle consegne di titoli da parte degli azionisti dopo il rilancio per cassa, pari a 0,90 centesimi, deciso da Mps martedì. La strada era stata aperta da Delfin (famiglia Del Vecchio), primo azionista di Mediobanca con il 19,9%, seguita poi dal gruppo Caltagirone (9,9%). 

Attesa per le casse di previdenza

Ora quella quota di adesioni al 38,5% registrata mercoledì da Borsa italiana è stata raggiunta con l’apporto del 2% da parte di Edizione della famiglia Benetton, dell’1,1% dell’imprenditore Pierluigi Tortora, che con la holding Plt faceva parte dell’Accordo di consultazione di Mediobanca, di asset manager come Amundi (1%). Non sarebbero ancora contabilizzate le quote delle casse previdenziali che totalizzano il 5,5% di Mediobanca: Enasarco con il 2,5%, Enpam (2%) e Cassa Forense (1%).  



















































La nuova finestra

La rinuncia alla condizione soglia del 66,7%, una volta raggiunto il 35%, poi consentirà a Mps di riaprire l’offerta per altri cinque giorni lavorativi, dal 16 al 22 settembre. Una finestra ulteriore che può consentire alla banca toscana di ottenere nuove adesioni

3 settembre 2025 ( modifica il 3 settembre 2025 | 19:34)