Oggi è il giorno dell’appello della Casa Bianca alla Corte Suprema contro la sentenza con cui una corte d’appello ha dichiarato illegali i dazi voluti dal presidente Trump. “Chiediamo una decisione rapida”, ha detto ieri il numero uno degli Stati Uniti commentando nello studio Ovale la situazione sulle tariffe. Se l’amministrazione Trump perdesse il ricorso alla Corte Suprema sui dazi, ha spiegato il presidente allo show radio di Scott Jennings, sarebbe un disastro economico. Gli Stati Uniti, ha sottolineato Trump, verrebbero maltrattati e “derisi dagli altri paesi” se non riuscissero a mantenere le tariffe.
Corte Appello: “Dazi illegali”
La decisione di una Corte d’Appello di Washington è stata netta: i dazi imposti da Donald Trump sono in gran parte “illegali” e si collocano all’interno di una situazione di “eccesso di potere”. “La legge – afferma la Corte – conferisce al presidente un’autorità significativa per intraprendere una serie di azioni in risposta a un’emergenza nazionale dichiarata, ma nessuna di queste azioni include esplicitamente il potere di imporre tariffe, dazi o simili, o il potere di tassare”. La reazione di Trump alla decisione arrivata il 30 agosto scorso è stata immediata: il tycoon ha subito attaccato i giudici affermando che tale sentenza “distruggerebbe letteralmente gli Stati Uniti d’America” e preannunciando ricorso alla Corte Suprema. I giudici della Corte d’Appello, infatti, hanno consentito che i dazi restino in vigore fino al 14 ottobre proprio per dare al governo Trump la possibilità di presentare ricorso alla Corte Suprema.
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