Il portiere del Volpiano Pianese non è il solo infortunato (ha riportato la frattura del malleolo sinistro e lesioni a uno zigomo) nella rissa avvenuta nel pomeriggio di sabato 31 agosto 2025 (qui il video) al campo sportivo di via Galvani a Collegno. Anche uno degli estremi difensori del Carmagnola, figlio dell’uomo che ha scavalcato la recinzione per colpire proprio l’altro ragazzino, ha riportato un infortunio. Lo rende noto Beatrice Rinaudo, avvocato che rappresenta l’uomo finito nell’occhio del ciclone per l’invasione di campo e l’aggressione.

“Il figlio del mio assistito – dice il legale a TorinoToday – ha riportato la frattura dell’anca a causa della spinta spinta e dei calci subiti dal ragazzino della Volpiano Pianese. Inoltre, le immagini dimostrano che non c’è alcun altro modo in cui quest’ultimo avrebbe potuto rompersi il malleolo. A me inoltre risulta che l’altro giovane sia saltato addosso al figlio del mio cliente e gli abbia sferrato diversi pugni”.

In attesa del responso del giudice sportivo della Federcalcio, che emetterà provvedimenti in base a quanto scritto dall’arbitro sul referto (i filmati dovrebbero essere ammessi solo in sede di eventuali ricorsi), riguardo giocatori, dirigenti e società sportive coinvolte, il genitore del ragazzo della Carmagnolese si attende un epilogo giudiziario. “A oggi – dice ancora Rinaudo – non è arrivato nessun atto che dica che il mio cliente è indagato, ma immaginiamo che una querela sia già stata presentata. Anche noi stiamo ragionando se agire contro alcuni soggetti per varie condotte”.

Questo, secondo il legale, non giustifica comunque il comportamento del papà del ragazzo: “Il mio assistito – sostiene – era sugli spalti e ha perso la lucidità, cosa che non dovrebbe accadere. I due ragazzini erano già stati divisi e lui sicuramente non avrebbe dovuto scavalcare la recinzione, entrare sul terreno di gioco e colpire l’altro giovane con uno schiaffo. Tuttavia, le immagini ci mostrano che questo è stato l’unico momento di contatto. Escludo che questo possa avere provocato la rottura del malleolo. Dopo lo schiaffo, il padre dell’altro portiere è intervuto e ha attaccato il mio assistito. Anche questa colluttazione è durata poco, con i due genitori che sono stati separati a loro volta. Poi il mio assistito è tornato sugli spalti”.

Per quanto riguarda l’ipotesi di chiedere scusa, Rinaudo risponde: “Il mio cliente non ha avuto la possibilità di chiedere scusa ma è intenzionato a farlo poiché si rende conto di avere sbagliato. Sicuramente non avrebbe dovuto tirare quello schiaffo al ragazzino. Poi può essere umano comprendere come abbia sentito il bisogno di intervenire vedendo il figlio che era stato colpito in quel modo dal portiere avversario. Detto questo, è fuor di dubbio che quello schiaffo non avrebbe dovuto tirarlo”.

Il Superoscar esclude dal torneo entrambe le società

Nella giornata di oggi, mercoledì 3 settembre 2025, il comitato organizzatore del Superoscar, il torneo che le due squadre stavano disputando, ha deciso di escludere dal torneo Under 14 sia la Volpiano Pianese che il Carmagnola, “reputandole entrambe responsabili della rissa che si è scatenata a fine partita, annullando tutti i risultati conseguiti dalle stesse sul campo. Il comportamento di alcuni tesserati di ambedue le compagni ha violato, infatti, i principi di etica sportiva che da sempre guidano l’organizzazione del torneo”. Nel comunicarlo, ha ringraziato le due società (la prima si era già autoesclusa ritirandosi).

Lo stesso comitato ha deciso anche di infliggere a entrambe le società tre punti di penalità nella classifica dell’Oscar (il conteggio da cui si può ottenere la possibilità di partecipare al torneo di inizio stagione) per la stagione sportiva 2025/2026. “Fermarci oggi – precisano gli organizzatori – significherebbe darla vinta alla violenza e non credere più in quello che facciamo, con passione e sacrificio, investendo nel calcio la risorsa più preziosa che abbiamo: il tempo. E non è certo un gesto vergognoso di un non tesserato, quindi fuori da ogni controllo o prevenzione, a fermarci”. Naturalmente per i tesserati si attende sempre il responso del giudice sportivo.

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