Sergio Fontana, Presidente di Farmalabor — azienda di Canosa di Puglia leader per la distribuzione di materie prime ad uso farmaceutico, cosmetico ed alimentare  —  ritiene che l’istruzione sia la vera chiave per costruire un futuro più equo e meritocratico ed è per questo che ha promosso un’iniziativa economica, elogiata dal ministro Valditara, affinché tutti i dipendenti dell’azienda possano essere messi nelle condizioni di sostenere le spese scolastiche dei loro figli

“I giovani sono figli di tutti perché sono il nostro domani”. È cosi che Sergio Fontana, numero uno di Farmalabor e Presidente di Confindustria Puglia ha esordito parlando di una nuova iniziativa promossa dall’azienda — leader nel settore farmaceutico, cosmetico e di materie prime — che prevede l’erogazione di un contributo economico destinato a coprire le spese scolastiche degli iscritti alla scuola secondaria di primo e secondo grado, dalla prima media al quinto anno delle superiori.

L’iniziativa

Fontana, parlando a Sky TG24, ha tenuto a precisare che “il contributo, pari a 600 euro netti per ciascun figlio, sarà erogato in busta paga e servirà per coprire le spese non soltanto dei libri ma di tutto il materiale scolastico necessario”. A beneficiarne saranno i dipendenti dell’azienda che hanno un ISEE inferiore ai 15 mila euro: “Sono state mosse delle critiche per questa scelta ma crediamo che il supporto economico debba rispettare certi criteri. Se due genitori lavorano e possono permettersi di acquistare il materiale scolastico è giusto che lo facciano in maniera autonoma”. “L’idea alla base dell’iniziativa — ha proseguito — è fornire per quanto possibile degli strumenti affinché tutti possano avere una possibilità”.

L’azienda pugliese, leader nazionale nella distribuzione di materie prime ad uso farmaceutico e società benefit dal 2023, dimostra come la cultura d’impresa possa tradursi in attenzione reale alle persone. “Se un dipendente viene messo nelle giuste condizioni sotto il profilo professionale ma anche nella vita quotidiana, tutta l’azienda ne giova. Così si rafforza anche il legame tra formazione e tessuto produttivo”.  L’iniziativa è dedicata alla memoria di un adolescente del Mali — la cui età è stimata intorno ai 14 anni — che perse la vita nelle acque del Mar Mediterraneo e il cui corpo senza vita fu ritrovato il 18 aprile del 2015. “Con sé non aveva nulla se non un foglio di carta cucito con cura in una delle piccole tasche del pantalone che indossava. Su quel foglio di carta la sua pagella. Kukaa — è questo il nome datogli dal noto artista urbano Jorit — con quel documento voleva che noi capissimo che aveva un sogno e che avrebbe voluto realizzarlo qui”. Kukaa è diventato uno dei simboli più forti delle innumerevoli tragedie che si consumano ogni giorno nelle acque del mare che bagnano le nostre coste.

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Il Ministro dell’Istruzione Valditara

L’iniziativa è stata elogiata dal Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che alla Farmalabor ha inviato una lettera in cui definisce la misura “un esempio prezioso di politiche aziendali lungimiranti e solidali, capaci di rafforzare il legame tra scuola e società, tra formazione e tessuto produttivo, tra cultura del lavoro e solidarietà”. Fontana si augura che altre aziende si uniscano all’iniziativa: “La condizione fondamentale però è che le aziende vadano bene e siano in salute. Non dobbiamo dimenticare che sono i dipendenti a creare ricchezza”.

“In Puglia i dati sull’abbandono scolastico sono preoccupanti e io credo che anche i privati hanno il dovere di investire sui giovani per combattere questa piaga” ha proseguito il Presidente Fontana. “Kukaa ha perso tragicamente la vita perché credeva in un futuro migliore, era assetato di vita. E invece noi abbiamo affogato la sua voglia di progettare un futuro basato sullo studio. Ognuno di noi deve fare la propria parte e credo anche nell’importanza della collaborazione tra pubblico e privato”. È da qui che è nata l’idea dell’iniziativa. “Oggi l’unico ascensore sociale che è rimasto in Italia è la scuola ed è importante che i giovani questo lo abbiano ben chiaro” ha concluso. “Ad uno studente direi di seguire i propri sogni ma di essere disposto al sacrificio perché ogni lavoro ha la sua dignità”.

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