Dopo un inizio di stagione convincente Kimi Antonelli si è decisamente perso per strada inanellando una serie di prestazioni decisamente negative. Lewis Hamilton ha cercato di difendere e nel contempo incoraggiare il talento italiano, ma la svolta non è arrivata e in Olanda si è verificato il “dramma”.
Ha infatti esagerato alla curva sopraelevata del circuito di Zandvoort, finendo addosso a Charles Leclerc e obbligando il ferrarista al ritiro. Un comportamento che ha spinto Jacques Villeneuve – che è famoso per non avere peli sulla lingua – a condannare duramente il pilota, mettendo in dubbio che il giovane di casa Mercedes sia già pronto per la Formula 1.
“Probabilmente la F1 è troppo per lui”, dice schietto l’ex pilota canadese campione del mondo di Formula 1, e figlio del grandissimo Gilles. Parlando con i microfoni di Sky, ha descritto la manovra di Antonelli come “una che ti aspetteresti da un pilota di Formula 4 o 3”, a suo modo di vedere derivante da un “calcolo completamente sbagliato”.
Secondo Villeneuve il giovane italiano non avrebbe “dovuto provarci” in quel tratto, senza dimenticarsi che in seguito si è anche innervosito ed è stato penalizzato per aver superato i limiti di velocità in pitlane. Insomma, una serie di classici errori da principiante quelli commessi da Antonelli in Olanda, ma il canadese ricorda che nella massima formula “Conta solo la prestazione”, sottolineando che anche Verstappen e Hamilton hanno iniziato da giovanissimi, dimostrando subito di “appartenere a questa categoria”, di conseguenza l’età non può essere una “giustificazione”.
Tornando al sorpasso azzardato a Leclerc, Villeneuve si domanda: “Era troppo distante, come ha pensato che avrebbe funzionato?”, dandogli poi un consiglio, che suona però quasi da monito: “Se vuole restare in Formula 1 deve essere migliore”.
Ricordiamo che Antonelli dopo la gara in Olanda è andato a scusarsi nel box Ferrari, dimostrandosi un pilota umile: ma basterà l’umiltà per fargli mantenere il suo sedile in Formula 1? Toto Wolff si dice convinto della sua scelta, ma sono sempre di più gli addetti ai lavori che invece appaiono scettici.