Casa do Penedo, Portogallo
Foto: Marc-Philipp Keller / Alamy Stock PhotoGli edifici che hanno cambiato il volto delle città
Spesso, sono proprio gli edifici più strani ad aver dato carattere a quartieri o a intere città. Sono diventati dei luoghi di pellegrinaggi per amanti dell’architettura, fotografati da turisti di tutto il mondo. C’è il celeberrimo grattacielo newyorkese The Flatiron, progettato da Daniel Burnham nel 1902 e diventato uno dei simboli della Grande Mela; c’è l’Elbphilharmonie di Amburgo pensata da Herzog & de Meuron; c’è l’Elephant Building di Bangkok progettato da Ong-ard Satrabhandhu nel 1997; c’è il Louvre di Abu Dhabi di Jean Nouvel e c’è il Heydar Aliyev Centre di Baku, Azerbaijan, pensato da Zaha Hadid Architects. E poi ci sono edifici ancora più strambi e colorati come l’Inntel Hotel di Zaandam, nei Paesi Bassi. Progettato da WAM Architecten nel 2010, è un eccentrico hotel di dodici piani che sovrappone varie reinterpretazioni delle tradizionali case in legno della regione dello Zaan.
Inntel Hotel, Zaandam, Paesi Bassi
Foto: Pixelbiss / Alamy Stock PhotoSe il gioco e l’ironia diventano architettura
Ma dicevamo, il bello di Weird Buildings è quello di ricordare che l’architettura non è soltanto riparo e utilità, ma anche gioco, divertimento, sorpresa. Così, è impossibile non sorridere di fronte a edifici come The Big Duck, a Flanders, nello stato di New York. Progettato nel 1931, fu commissionato dall’allevatore di pollame Martin Maurer per attirare più clienti nel suo negozio lungo la strada. Della stessa giocosità è anche la sede della Longaberger Company, a Newark, in Ohio, progettata per assomigliare al suo prodotto più venduto, il Medium Market Basket. E ancora: la Teapot Dome Service Station di Zillah, Washington, architettura a forma di teiera realizzata da un imprenditore locale come ironico omaggio a uno scandalo politico legato alla concessione delle riserve di Teapot Dome nel Wyoming a compagnie petrolifere private.