In F1 la prima stagione in Ferrari per Hamilton è stata molto deludente. Almeno arrivati sino a questo punto del mondiale. Fatta eccezione per la vittoria nella Sprint Race in Cina, per il britannico ci sono stati più bassi che alti. Tanti errori in pista ai quali non eravamo abituati a vedere da parte del sette volte campione del mondo di F1, uscite di pista, eliminazioni clamorose nel corso delle qualifiche. Incidenti in gara (l’ultimo in Olanda), ma soprattutto il confronto nettamente perso, a favore del team-mate Leclerc.

Hamilton in azione ad Imola con la SF-25.
Credits: Scuderia Ferrari HP via X
#ImolaGP

C’è poco da dire, da uno come Hamilton ci si sarebbe aspettato decisamente di più. Il pilota inglese era quel pilota d’esperienza che a Maranello sarebbe sulla carta servito per far fare quel salto tecnico in più alla Rossa. Ma invece la SF-25 (purtroppo) s’è dimostrata una monoposto poco competitiva, e per Hamilton ancor più difficile da guidare e mettere a punto rispetto a Leclerc. Il monegasco in qualche modo riesce sempre a guidare la vettura oltre il limite, mentre Lewis non riesce a guidare la Ferrari come vorrebbe.

Sull’argomento Hamilton è intervenuto Biagio Maglienti ai microfoni di Pit-Talk. Il commentatore di Sky ha parlato di una sorte di “piccolo disastro” in casa Ferrari, dove l’arrivo di Hamilton a Maranello avrebbe dovuto mettere anche un po’ di pressione a Leclerc. Invece il monegasco sta letteralmente ridimensionando il sette volte campione del mondo di F1.

Charles Leclerc, l’unica nota positiva di questa Ferrari.
Credits: Scuderia Ferrari HP via X
#HungarianGP

“Hanno fatto crescere in fretta e in furia un pilota come Leclerc, addossandogli una responsabilità mistica. Tu pensa: un ragazzino che si vede proiettato nel mondo della Ferrari a dover portare avanti la Ferrari. All’epoca aveva al suo fianco Vettel che avrebbe potuto essere un maestro per in qualche modo far crescere questo pilota, e invece le cose sono andate in modo diverso. Gli hanno messo di fianco Sainz, che aveva un po’ più di esperienza di lui, che era comunque un giovane rampante, che era comunque veloce, che era comunque uno che lo infastidiva. Lo infastidiva anche sotto il profilo psicologico, capisci?”

“Adesso hanno fatto una specie di retromarcia, hanno preso il numero uno – perché non c’è assolutamente modo di dire che Hamilton non sia il numero uno. Però chiaramente lo hanno preso con l’idea di metterlo comunque in competizione con un pilota che ha già ormai una certa esperienza, perché Leclerc mi ha stupito tantissimo: si è caricato sulle spalle una Ferrari, ha preso degli schiaffoni esagerati, è stato comunque in grado di continuare a fare il pilota Ferrari, ma nello stesso tempo gli mancano le vittorie, che sono quelle che mettono al riparo psicologico e danno tranquillità a un pilota.”

Hamilton, Ferrari, GP Spagna 2025
Credits: Scuderia Ferrari HP via X
#SpainGP

“Hanno messo di fianco Hamilton che chiaramente non è stato in grado di avvicinare e costruire questa macchina, ma se l’è trovata profondamente diversa rispetto a una Mercedes: difficile da guidare, molto molto nervosa e lontana dal suo tipo di guida, quindi sostanzialmente hanno fatto un altro piccolo disastro.”

Alla vigilia del mondiale dal binomio Hamilton-Ferrari ci si sarebbe aspettato senza dubbio di più. Quel salto di qualità la Ferrari non l’ha fatto, ed il britannico sembra aver perso lo smalto dei tempi migliori. Hamilton ha un contratto valido con il Cavallino per il 2026 compreso, ma allo stato attuale delle cose ha davvero senso continuare oltre il 2025? Lewis il suo tempo in F1 l’ha fatto, e quell’ossessione dell’ottavo titolo è forse l’unico vero motivo per il quale Hamilton aveva scelto di venire a Maranello. Ma purtroppo le cose non sono andate per il verso giusto. E per il 2026 in casa Ferrari ci sono tanti tanti dubbi, non solo sulla permanenza di Hamilton vestito di rosso..

Alberto Murador