Una indagine annuale della Gallup, lo  State of the Global Workplace Report 2025, rileva e analizza i livelli di soddisfazione/coinvolgimento o frustrazione dei lavoratori nei paesi industrializzati.

Il rapporto Gallup rivela che “l’engagement” globale dei lavoratori è sceso dal 23 al 21 per cento nel 2024, con un calo particolarmente significativo tra i manager, per i quali è sceso dal 30 al 27 per cento. 

A livello globale solo un lavoratore su tre si dichiara “thriving”, cioè in uno stato di pieno benessere, ma anche qui il peggioramento riguarda in particolare i manager.

Emblematicamente, in Italia e in Europa la situazione appare ancora più critica, con solo il 13% si registra infatti il più basso livello regionale di engagement, con l’Italia ancora più in basso – al 10 per cento – tra i peggiori del continente.

I dati Gallup evidenziano per l’Italia dati niente affatto lusinghieri. Pur con un aumento di due punti, la percentuale degli occupati che si dichiara “engaged” è al 10 per cento (al 28° posto su 38 paesi in Europa), al 5° posto per stress percepito (49 per cento ha vissuto una giornata molto stressante nel giorno precedente alla rilevazione) e tristezza (21 per cento). Ma, a quanto pare, per i lavoratori italiani prevale ancora solo la frustrazione, la rabbia, purtroppo, è scarsa e in diminuzione (9 per cento, al 33° posto su 38 in Europa).

A gennaio di quest’anno era stato invece l’8° Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale, a rivelare che il 31,8% dei lavoratori dipendenti ha provato sensazioni di esaurimento, di estraneità o comunque sentimenti negativi nei confronti del proprio lavoro, cioè forme di burn-out.

Tale stato psicologico coinvolge il 47,7% dei giovani, il 28,2% degli adulti, e il 23,0% dei dipendenti più anziani. Molte le sofferenze sperimentate dai dipendenti poiché il 73,0% ha vissuto situazioni di stress o ansia legate al lavoro; il 76,8% non sempre è riuscito a trovare un equilibrio tra vita privata e lavoro; il 75,9% si sente spesso sopraffatto dalle responsabilità quotidiane; il 73,9% sente di avere troppa pressione addosso quando lavora.

Stressati, tristi, frustrati ma non rabbiosi. Per i lavoratori italiani c’è da fare un bel salto di qualità per recuperare il senso dell’emancipazione. Trenta anni di europeismo e concertazione tra governi, sindacati ufficiali e padronato hanno fatto disastri. Solo una nuova stagione di conflitto sociale può invertire di nuovo questa tendenza.

 

4 Settembre 2025 – © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: 3 Settembre 2025, ore 11:40

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