Il mercato estivo dell’Inter si è chiuso lasciando dietro di sé più domande che certezze, soprattutto sul piano economico

Il mercato estivo dell’Inter si è chiuso lasciando dietro di sé più domande che certezze, soprattutto sul piano economico. Per la prima volta negli ultimi anni, infatti, la società nerazzurra era pronta ad accettare un passivo importante, stimato attorno ai 60 milioni, a cui si sarebbe aggiunto il ricavato delle cessioni. Lo scrive il Corriere dello Sport.

Il bilancio finale racconta di circa 90 milioni spesi in acquisti e poco meno di 50 milioni incassati dalle uscite. Un saldo che, a conti fatti, ha lasciato nelle casse un piccolo tesoretto compreso tra i 20 e i 25 milioni di euro. Una cifra non irrilevante, che la dirigenza aveva ipotizzato di investire subito qualora si fosse presentata un’occasione di mercato interessante.

L’obiettivo era soprattutto rinforzare la difesa, magari con un profilo giovane, futuribile e di prospettiva. Tuttavia, le opportunità concrete non si sono presentate e la società ha preferito rimandare ogni decisione alla sessione invernale.

Adesso i prossimi mesi diventeranno cruciali per valutare le reali esigenze della squadra. Il rendimento in campionato e in Champions League dirà se e dove sarà necessario intervenire. L’Inter ha già mostrato di avere una rosa competitiva, ma per puntare a tutti gli obiettivi stagionali potrebbe servire un ulteriore innesto.

La scelta finale dipenderà anche dalle condizioni fisiche dei giocatori e dalle eventuali uscite di gennaio. In viale Liberazione regna prudenza: il tesoretto c’è, ma verrà usato solo al momento giusto.