Il fine settimana del 5-7 settembre vedrà la MotoGP impegnata al Montmelò, nel Gran Premio di Catalogna. Si tratterà della gara di casa, nel senso più letterale del termine, per tanti centauri, compreso il Deus Ex Machina della stagione 2025. Quel Marc Marquez che sarà anche spagnolo di passaporto, ma appartiene a un’area geografica di differente cultura e lingua rispetto a quella della bandiera usata sull’arena internazionale.
Differenze che non sono sfumature, ma difficilmente vengono colte dagli occhi di chi proviene da latitudini differenti. Ecco perché l’appuntamento catalano assumerà un significato particolare per El Trueno de Cervera, indubbiamente deciso a proseguire la sua sensazionale sequenza vincente, cominciata a giugno in Aragona e protrattasi per sette appuntamenti agonistici consecutivi.
“Nessuno è profeta in patria”, recita il detto. In effetti, il Montmelò non dice benissimo a Marquez. Ci ha vinto “solo” due volte, negli anni in cui il suo dominio è stato più marcato (2014 e 2019). La stagione 2025 si sta dimostrando parente stretta delle due appena citate, dunque per MM93 sarebbe un autentico neo veder spezzata la propria imbattibilità nell’orticello di casa.
Negli ultimi mesi, però, Marquez ha vinto dovunque e comunque. Su tracciati in cui non primeggiava da tempo immemore (Mugello), su altri dove non si era mai imposto (Spielberg) e su quelli totalmente inediti, diventandone il primo trionfatore di sempre (Balaton Park). Insomma, tutti aspettano lui e tutto spetta a lui.
Per il resto, quali temi può fornire il Montmelò? Forse il cambio della guardia alle spalle di MM93. Se a inizio stagione, nella sua scia c’erano il fratello Alex e Francesco Bagnaia, da diversi weekend troviamo invece Marco Bezzecchi e Pedro Acosta. A costoro potrebbe aggiungersi Jorge Martin, sempre più in forma e ormai vicino al primo podio in sella a un’Aprilia.