Charles Leclerc torna sul luogo dove, spesso, ha dato grandi soddisfazioni agli appassionati e tifosi della Ferrari: Monza.

L’autodromo brianzolo sarà teatro del Gran Premio d’Italia proprio questo fine settimana e Leclerc torna dove nel 2024 diede una soddisfazione incredibile alla Rossa, con una vittoria fatta di tattica, velocità, precisione e carattere.

“Ricordo molto bene come mi sentivo l’anno scorso”, ha dichiarato il monegasco nel pomeriggio del giovedì monzese. “Se dimentico il risultato della domenica, le sensazioni erano molto simili a quelle attuali. Le McLaren avevano una marcia in più. Però siamo riusciti a fare qualcosa che pensavamo non fosse possibile. Abbiamo la consapevolezza che si può vincere anche con uno svantaggio sulla carta. Non vedo l’ora di entrare in macchina per capire meglio dove saremo”.

Questo weekend tu e la Ferrari ricorderete Niki Lauda con un casco e una livrea dedicata. Che ricordi hai dell’austriaco?
“Non ho mai visto correre Niki perché sono troppo giovane. Ma ricordo bene la prima volta che mi è venuto a trovare nel Paddock. Ebbe parole molto gentili nei miei confronti. Parlando con altre persone mi hanno detto che non succedeva spesso, era una persona obiettiva. E questo ha dato ancora più valore alle sue parole. Dopo ha continuato a lavorare in Mercedes e non ho mai avuto la fortuna di lavorare con lui, ma è una persona che ha lasciato il segno, ha fatto la storia della F1 e dello sport in generale. Anche della Ferrari. E’ una persona molto importante per la Ferrari”.

Hai parlato con Lewis di possibili strategie in qualifica per aiutarvi e cercare di battere le McLaren?
“Non abbiamo ancora parlato di strategie, perché i meeting con tutta la squadra li avremo più tardi. Ma spero che ci sia l’opportunità di fare qualcosa, perché significherebbe avere l’opportunità di lottare per la pole e, almeno per il momento e sulla carta, questo non sembra possibile”.

Avete pensato già a qualche strategia per cercare di replicare la vittoria dello scorso anno?
“Quest’anno le strategie sembrano essere più chiare rispetto allo scorso anno, per questo avremo una carta in meno da giocare. Ma proveremo a sorprendere i nostri avversari in qualche modo. Alla fine l’obiettivo deve essere vincere, che sia a Monza o altrove. Qui però avremo la spinta dei tifosi”.

Tifosi Ferrari

Tifosi Ferrari

Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images

Ti sei chiarito con Antonelli dopo l’incidente innescato da lui in Olanda?
“Purtroppo a Zandvoort sono andato via subito dopo la gara. Andrea però mi ha cercato subito e si è scusato. Ma a Zandvoort devi essere aggressivo se vuoi passare, alla fine sono cose che succedono. Anche io ho fatto errori. Fa male quando finisci la gara così, ma succede”.

Pensate di avere ancora qualche chance di vittoria quest’anno? Ci sono piste più favorevoli per le SF-25?
“Realisticamente con una McLaren così forte non pensiamo possa esserci una pista dove potremo essere più forti noi. Non ce n’è una quest’anno. Ci sono piste dove saremo più vicini. Spero a Baku, una delle mie piste preferite. Ma in gara abbiamo fatto più fatica. A Monza abbiamo avuto sorprese certe volte. Ma penso anche a Singapore e Las Vegas. Las Vegas è così particolare che può venire fuori qualcosa di inaspettato. Invece a Singapore la qualifica è fondamentale. Quindi se facciamo tutto perfettamente, perché no? Nelle altre invece credo sia molto difficile, perché sono piste dove si può sorpassare e tenere dietro le McLaren sarà difficile”.

La situazione in cui ti trovi quest’anno ha cambiato il tuo atteggiamento? C’è il rischio di mollare?
“Ormai è da un po’ che non ho una macchina che possa permettermi di lottare per la vittoria. Ma questo non cambia il mio atteggiamento e le mie motivazioni. Ho sempre voglia di fare qualcosa di pi e fare cose che non sono possibile sulla carta. Ci siamo riusciti proprio qui lo scorso anno”.

Cosa ne pensi delle dichiarazioni di Domenicali riguardo le Sprint Race e la possibilità di accorciare le gare domenicali?
“Vorrei chiedere a Domenicali cosa intende esattamente per accorciare le gare. Sulle Sprint, invece, sapevamo esattamente qual è l’intenzione. Però, per il resto, devo capire bene prima di commentare”.

Riguardo il sorpasso che hai fatto a Russell la scorsa settimana, ne avete parlato?
“Io e Russell abbiamo visto il sorpasso in modi differenti. Io sono stato contento e mi piace correre così. Poi è al limite, lo è. Ma fare un sorpasso lì sapevo che sarebbe stato molto al limite e conoscevo i rischi. Anche perché avevo davanti la Mercedes con cui lottiamo per il secondo posto nel Costruttori. Non ho rimpianti. Se dovessi avere la stessa possibilità, lo rifarò. Certamente, però, è stata una manovra al limite”.

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