Plaudono alla riforma i presidi di Anp. “La proposta di riforma è in linea con il percorso formativo e di apprendimento degli ultimi anni: si tratta di un approfondimento dei livelli raggiunti, delle competenze, delle capacità di muoversi tra le discipline, mostrando la vera maturità che ci si aspetta al termine del percorso formativo”, dice Cristina Costarelli, presidente dei presidi di Anp del Lazio, secondo la quale è anche corretto prevedere l’obbligatorietà della prova orale a cui alcuni studenti si sono sottratti nell’ultimo esame di Stato, in forma di protesta. Per i presidi, infatti, “l’esame in quanto tale deve essere svolto nella sua interezza”.